22 Giugno 2024
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22 Giugno 2024

MezzoSangue torna con un’inedita versione, completamente rivisitata, di “Capitan Presente”

Nato con l’urgenza di un freestyle, il brano è diventato una traccia culto dell’hip hop italiano e quest'anno spegne 12 candeline

MezzoSangue Capitan Presente
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Dopo la pubblicazione del suo ultimo album in studio, “Sete“, e la collaborazione con Ultimo sulle note di “Diluvio Universale“, Mezzosangue torna con un’inedita versione di uno dei brani che lo hanno consacrato nella scena hip hop nazionale, “Capitan Presente“.

Già disponibile in tutte le principali piattaforme di streaming e download per Columbia Records / Sony Music Italy, il brano anticipa la pubblicazione di “Musica Cicatrene – The Album“, che vedrà la luce venerdì 19 luglio.

Riprendere in mano questo brano è stato un po’ come ricominciare il viaggio. Mi sono chiesto come mi sia venuta l’idea di prendere la maschera e registrarmi così, senza pensarci due volte. C’era solo anima in quelle parole, un po’ come in tutto il disco, per questo sono partito da quello, senza pensarci due volte“.

Dodici anni dopo la sua prima pubblicazione, “Capitan Presente” prende così nuovamente vita in una veste completamente inedita. Il brano è stato infatti interamente ri-registrato nella voce e la produzione, curata da G-Iaspada, è stata anch’essa rivisitata.

MEZZOSANGUE, “CAPITAN PRESENTE”: UNA STORIA LUNGA 12 ANNI

Capitan Presente” è il brano con cui, nel 2012, MezzoSangue ha preso parte al contest YouTubeCapitan Futuro“, fondato dallo storico rapper Esa.

Diventato poi, con il passare del tempo, un brano culto dell’hip hop italiano, “Capitan Presente” ha anticipato l’uscita del mixtape “Musica Cicatrene“, pubblicato in free download lo stesso anno e destinato a diventare una pietra miliare del genere.

Ma, tornando al brano, si tratta del primo capitolo del percorso dell’artista e nasce con l’urgenza di un freestyle che, quasi inconsapevolmente, racchiude già tra le sue barre molti dei punti cardine di un manifesto artistico e valoriale che sopravvive a distanza di dodici anni.

Il brano investe infatti tantissimi aspetti dell’era contemporanea – dalla brutalità del capitalismo ai tecnici di governo che, in quegli anni, erano preposti alla guida dell’Italia -, diventando un vero e proprio “j’accuse” a una società in cui “l’arte si fa moda, l’informazione guerra“.