Se ieri abbiamo parlato della cantautrice da lui prodotta, Leti (vedi qui), oggi vi parliamo di Mike Defunto, da poco uscito su etichetta Bonshakara (e distribuzione Believe Digital) con La Gabbia dei Bassi.
Il brano del 23enne è prodotto da Pio Stefanini e viene spiegato da Mike Defunto (vero nome Michele Poli) in questo modo:
“Nonostante lavorassi con Pio da più di un anno e nonostante sia stato lui a spronarmi nel coltivare la mia attività da artista oltre a quella di produttore, ricordo che fu molto difficile convincerlo a produrre una canzone per me.
Gli portavo due o tre canzoni a settimana ma non era mai convinto, mi diceva sempre di continuare a scrivere canzoni brutte.
Un giorno riuscii finalmente a buttare giù un pezzo che lo convinse. Era un venerdì di dicembre e, il lunedì successivo eravamo in studio a fare la mia prima session da artista, la prima volta in cui non ero io il producer della situazione. Mi mise a scrivere e tirai fuori una canzone pessima.
Ricordo la sua faccia abbastanza delusa, e la mia di conseguenza…. Ancora di più… a quel punto un ‘vabbè, riproviamo tra qualche giorno’ e dopo qualche giorno ci siamo ritrovati nuovamente in studio.
A quel punto, ho chiesto a Pio, di mettere un beat come voleva lui, senza che io gli dicessi niente. L’ho lasciato lavorare in libertà, e mentre girava rotelle e premeva tasti, il beat prendeva forma. Alle 16.00 di quel pomeriggio lui scappa a prendere il figlio a scuola e io, mi metto sul divano a scrivere.Il divano dello studio di Pio si trova in un punto particolare dello studio, un angolo della stanza dove vibra tutto poiché risuonano particolarmente forti le frequenze più basse: la gabbia dei bassi.
Al suo ritorno in studio, dopo un’oretta scarsa, avevo già scritto il testo. Glielo faccio sentire (erano circa le 17.00) e lui mi dice ‘yeah, ci siamo’.
Registriamo velocemente tutto per finire entro le 20, la nostra ora X di tutti i giorni.
Ci siamo ritrovati una seconda volta per finire di arrangiare il pezzo. In quella giornata gli ho chiesto più volte di poter cantare nuovamente il brano con più calma, ma la sua risposta che è stata sempre la stessa …..andava bene così, registrato sul momento cavalcando una vibe che non sarebbe più tornata nello stesso modo.
Questa canzone è nata di getto, da parte di entrambi, e così l’abbiamo voluta lasciare, spontanea e senza troppi ritocchi. Ed è stata la prima volta da quando lavoriamo insieme che un pezzo ci convinceva davvero, e che quindi era più che adatto ad essere l’apripista del mio progetto.
Così è nata ‘La gabbia dei bassi’!”
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