Mille, il singolo di Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro, è sicuramente uno dei tormentoni dell’estate insieme a Mi fai impazzire di Blanco & Sfera Ebbasta e malibù di Sangiovanni. Ma ora potrebbe arrivare una grossa multa per il trio.
Il successo della canzone è stato veramente grande: quattro dischi di platino e il titolo, confermato con un premio al Power Hits Estate 2021, di brano più ascoltato nel periodo estivo da giugno ad agosto.
Il videoclip ufficiale conta ad oggi oltre 63 milioni di views ed è proprio il video a mettere rischio multa il trio.
Mille… Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti a rischio
La denuncia è partita dal Codacons, da diverso tempo al centro di polemiche nei confronti del rapper. Ma se alcune critiche passate sono apparse strumentali questa volta la ragione potrebbe essere dalla loro parte.
L’accusa è quella di pubblicità occulta a Coca Cola nel video del brano Mille (di cui Fedez è titolare a differenza dei suoi compagni d’incisione). La celebre bibita viene citata anche nel testo della canzone ma lì, come affermato anche dal Codacons, non esiste problema in quanto “il testo rientra nella libertà di espressione artistica”.
Diversa la questione per i video dove ci sono leggi molto chiare: gli spettatori devono essere adeguatamente informati anche nei video musicali circa l’inserimento di marchi a scopo commerciale. In questo caso l’avvertimento c’è ma solo nel testo descrittivo di YouTube mentre, come da legge, dovrebbe apparire in sovraimpressione e ben visibile allo spettatore.
Non ci sono molto dubbi nella questione visto che nel video appaiono chiaramente prodotti con finalità promozionali non esplicitamente dichiarati come invece è obbligo di legge fare. Del resto chiunque lavori nella discografia è ben conscio del fatto che eventuali prodotti presenti a fini promozionali devono essere segnalati allo spettatore oppure “oscurati”.
Una legge chiara con cui produttori, manager e discografiche si trovano a fare i conti ogni giorno.
Il caso è stato preso in carico dall’Antitrust e, in caso di condanna, la somma da corrispondere sarebbe pari a ben 5 milioni di euro. Ad oggi nessuno dei tre artisti ha rilasciato dichiarazioni al riguardo.