Il 9 marzo uscirà Fidatevi, il nuovo album dei Ministri.
La band ha definito così questo nuovo lavoro:
“Guardandosi intorno, fidarsi è probabilmente la cosa più stupida che oggi si possa fare. Eppure, guardandoci indietro, ci rendiamo conto che tutto quello che veramente conta nelle nostre vite è stato costruito sulla fiducia – quella che abbiamo dato e quella che abbiamo ricevuto. Perciò Fidatevi – anche se vi tradiranno, anche se vi terrorizzeranno, anche se tecnicamente è un salto nel vuoto: ne vale la pena.”
LE TRACCE DI ‘FIDATEVI’ RACCONTATE DAI MINISTRI
Ecco le canzoni contenute in questo nuovo disco raccontate singolarmente dalla band…
TRA LE VITE DEGLI ALTRI
Spesso per seguire le proprie ambizioni ci si allontana dalla strada maestra prendendo sentieri scoscesi ed impervi, perdendo di vista tutti. “Gli altri” del titolo sono quel riferimento interiore a cui ci si aggrappa per non sentirsi diversi e inadeguati, quell’omologazione che inseguiamo quando siamo soli, quando cerchiamo Tra Le Vite Degli altri la sicurezza in noi stessi: quando siamo così vulnerabili che i nostri mille nobili sacrifici sembrano solo mille rinunce.
FIDATEVI
Fidatevi è la richiesta di una ragazza di trent’anni ai propri genitori, che non capiscono più nulla delle sue scelte, dei suoi bisogni, dei suoi problemi. E’ una ragazza vera, non letteraria, che si sente come una stella alpina in un acquario e, se non fosse per la musica che ci portiamo dietro (e dentro) dall’adolescenza come un’ossessione e un elisir, saremmo nella sua stessa identica situazione.
SPETTRI
Quello che ci blocca e che ci opprime non ha spesso nulla di reale, e ora che passiamo gran parte delle nostre vite in contesti altrettanto irreali, le solitudini si ingigantiscono e riverberano fino a travolgerci. Spettri è forse la canzone più nera che abbiamo mai scritto, ma speriamo sempre che dar forma alla paura aiuti anche a superarla.
CRATERI
Quando il dolore di una separazione ci domina e ci atterrisce, può essere difficile trovare una valvola di sfogo per i pensieri scuri che ci affollano la testa. Tra qualche tempo risentirò Crateri e sarà come ascoltare la scatola nera di un momento bruttissimo. E mi ricorderò quanto può far bene lasciar uscire i propri sentimenti più bui e chiuderli in una canzone.
TIENIMI CHE CI PERDIAMO
L’amore delle canzoni d’amore – quello chiaro, convinto, equilibrato e stabile – è qualcosa che non ha mai veramente fatto parte delle nostre vite. Il nostro amore sfugge come una volpe e scompare come una nuvola quando ti ci ritrovi dentro. Tienimi che ci perdiamo è stata scritta a pochi metri di distanza dalla persona a cui è dedicata e poche settimane prima di farla soffrire – di nuovo. Parla della fatica necessaria per proteggere un rapporto dalle proprie ansie più antiche e profonde, da quel terrore di essere abbandonati che solo uno slancio folle di fiducia può tentare di guarire.
MENTRE FA GIORNO
Guardare il sole che sale di fianco alla persona che ami ma anche ritornare a casa all’alba ubriaco e far pace coi tuoi genitori: Mentre Fa Giorno è un brano sulla vita che ricomincia e che ci dà tutta la speranza di cui abbiamo bisogno. E la forza di mettere da parte per un attimo le nostre imperfezioni e il confuso e violento bisogno che abbiamo di piacere agli altri.
MEMORIA BREVE
Il parcheggio dove ho imparato a guidare le domeniche mattina con mio padre, gli amori passati e quelli perduti, i sogni che abbiamo dimenticato: come vivremmo ogni giorno se riuscissimo a tenere a mente in ogni momento tutto quello che abbiamo vissuto, sbagliato e capito? Purtroppo o per fortuna non va così e siamo nelle mani di una Memoria Breve che ci fa ricadere sempre negli stessi errori – e questa canzone è lì per celebrarla e maledirla.
USAMI
Ci sono momenti di vuoto e di sconforto, quando ancora non abbiamo le forze per rialzarci e combattere, in cui il nostro unico desiderio è di farci usare dalla stessa persona che ci ha ferito e lasciato a terra. Usami parla, anzi urla, proprio di questo.
UN DIO DA SCEGLIERE
In un presente votato al profano, in un tempo che non osa più affrontare le profonde paure dell’esistenza che da sempre ci accompagnano, ognuno sembra avere Un Dio Da Scegliere, a proprio uso e calcolo. E ci si illude che il semplice credere possa colmare l’aridità della nostra spiritualità.
DUE DESIDERI SU TRE
I nostri desideri sono davvero nostri? E quanto hanno a che fare con la nostra felicità? Due desideri su tre è la storia dell’incantesimo della nostra generazione, troppo ricca per ripartire da zero e troppo povera per i sogni che è stata educata a rincorrere.
NELLA BATTAGLIA
“Tomorrow in the battle think of me” recita il verso del Riccardo III da cui prende ispirazione l’incipit di Nella battaglia: solo che qui la battaglia di cui si parla è quella della metropolitana di Milano (o di qualunque altra metropoli) alle prime ore del mattino, la guerra quotidiana con cui quasi tutti devono fare i conti. E, forse, nemmeno così necessaria, tanto che disertare può diventare una scelta percorribile e tutt’altro che disonorevole.
DIMMI CHE COSA
Dimmi che cosa è l’incontro e il confronto con qualcuno che ancora non conosciamo, che non fa parte della nostra città, del nostro mondo, ma che siamo convinti abbia le nostre stesse fragilità, le stesse tensioni e gli stessi problemi. Forse, per conoscerci, non abbiamo bisogno di grandi e comuni risposte, ma solo di realizzare che ci stiamo facendo tutti le stesse domande.
I CREDITI DELL’ALBUM ‘FIDATEVI’
Testi e musica di Federico Dragogna, Davide Autelitano e Michele Esposito
Prodotto da Taketo Gohara e Ministri
Registrato e mixato da Taketo Gohara alle Officine Meccaniche
Assistente di studio Niccolò Fornabaio, Daniele Falletta, Filippo Slaviero
Masterizzato da Giovanni Versari
Contributi
Mauro Pagani: violini su Fidatevi
Stefano Asso: special guitar fx su Crateri
Taketo Gohara: tamburello e shaker
Quartetto Torino: archi su Fidatevi, Tienimi che ci perdiamo, Un dio da scegliere, Nella battaglia
Stefano Nanni: arrangiamento archi
Guitar tech: Gianluca Pirrera
Guitar fx: Effetti di Clara
Drum Tech: Andrea Rastelli
Mic tech: Piero Sturla
Foto di Chiara Mirelli e dai Social dei Ministri
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