Siamo stati invitati ad un incontro con la stampa dal nome Talks presso la sede della Warner Music, Morgan ha offerto una riflessione approfondita sul suo percorso artistico e le sue visioni, il tutto in un contesto che potrebbe sembrare paradossale per chi lo ha seguito negli anni.
Notoriamente critico verso il sistema musicale e gli “autori” della Warner a ottobre durante il suo percorso da giudice ad X Factor, la sua nuova affiliazione a quella stessa major sembra segnare un nuovo capitolo di sorprese costanti che Morgan promette di offrire.
Io sono stato fuori dal tempo, afferma Morgan, evidenziando il suo distacco dalle convenzioni musicali.
In questi anni ho esplorato la grafica del linguaggio e la pittura digitale, rivelando una nuova faccia del suo eclettismo artistico. Ci mostra i suoi esperimenti di grafica facendoci vedere uno (dei tanti video che ha prodotto) per Rutti
La musica, per Morgan, è al centro della sua vita quotidiana ma poi provocatoriamente dichiara Io non ascolto musica da decenni, sottolineando una distanza critica che gli permette di osservare e commentare il panorama musicale con un punto di vista originale.
Sono sempre lo stesso, la percezione degli altri è cambiata, riflettendo sulla sua immagine pubblica.
Nel corso dei “Talks”, Morgan ha anche esplorato la responsabilità degli artisti nel nutrire e stimolare il pensiero critico, una missione che considera essenziale in un’era di conformismo culturale.
Il suo nuovo singolo, Rutti, simboleggia questa lotta contro il conformismo, sfidando la cultura del profitto che domina l’industria musicale.
Mi sono ritrovato il testo nelle note dell’iPad, non mi ricordavo neppure di averlo scritto. C’ho strimpellato soprafacendo il verso ad una canzone tipo De André, sulla falsariga di Un giudice. E l’ho mandata a Pico Cibelli (presidente di Warner Music Italia), che mi ha subito risposto dicendomi che per lui era una hit. Così è cominciato tutto
La canzone è la cosa più importante della terra, dice sottolineando il potere della musica di influenzare, di unire e di ispirare. Nonostante le sfide del mercato, il suo amore per la discografia rimane forte, vedendo nel ritorno alle produzioni di album completi un modo per contrastare la tendenza alla frammentazione musicale promossa dai singoli. Ma per il momento “dialoga” con il presente e promette numerosi singoli di protesta, non politica ci tiene a precisare ma culturale.
Assolto per la vicenda penale con Bugo rimane solo la parte civile. riguardo il cambio del testo della canzone Sincero.
È la vittoria della verità, della serietà, oltre che dei bravi professionisti. Io sono sempre stato disposto a dialogare con Bugo, voglio fare pace perché sono in pace con lui. Magari poi, altro che Sanremo, facciamo San Siro
Da ottobre anche Raitre nello spazio che fino ad ora era di Bollani ci sarà un programma quotidiano di Morgan. Ne sapremo di più quando verranno annunciati i palinsesti Rai.
Nel concludere il suo Talk, Morgan invita tutti a “tirare fuori il coraggio” e a esprimere la propria individualità, un appello a non conformarsi e a vivere autenticamente.
Nelle sue lunghe dissertazioni appare comunque calmo, più volte si è dichiarato in dialogo con la realtà musicale di oggi.
Annuncia anche una collaborazione con Chiello e Achille Lauro.
Non risparmia con delle battute sia Sanremo (dicendo scherzosamente e con molto black humor che Amadeus e Carlo Conti sono rispettivamente Stalin e Mussolini, diversi negli ideali e valori ma uniti comunque da qualcosa) che X Factor dicendo che Manuel Agnelli è evidentemente il suo sostituto. Non sa cosa aspettarsi da Achille Lauro ed è curioso mentre su Paola Iezzi racconta un aneddoto riconoscendosi la scarsa capacità di individuare le hit raccontando del disco di Paola e Chiara e di come avesse consigliato loro di togliere Vamos a bailar.
Ha pronti 18 album, 96 suonate al pianoforte di Bach e chissà quanti altri materiali, vediamo se in questo contesto riuscirà ad inserirsi o comunque prima o poi scoppierà una nuova bomba.
Foto di Matteo Baglioni