Morgan tributo Battiato… il taglio, la reazione e lo sgomento di Fabio Cinti.
Il 5 gennaio in prima serata è andato in onda il concerto tributo dall’Arena di Verona a Franco Battiato. Lo spettacolo ha mandato su tutte le furie Morgan che si è visto tagliare una delle sue esibizioni. Le sue esternazioni hanno quindi ferito e provocato una reazione in Fabio Cinti, cantautore e produttore, anche lui presente nel tributo a Battiato.
Lo show sulla Rai è andato in onda in forma ridotta per questioni televisive rispetto al concerto originale. Tra i tagli la reinterpretazione di Morgan di Come un cammello in una grondaia, brano del Maestro Battiato pubblicato nel 1991…
Pare che dal concerto di tributo a Franco Battiato in onda il 5 gennaio sia stata estromessa la mia esecuzione del brano “Come un cammello in una grondaia. Ovvero il mio unico contributo da solista. Decisione irremovibile dell’ottimo conduttore (tale Pif).
Il cantautore ha rincarato quindi la dose spiegando che le altre due esibizioni, quella con i Bluvertigo e con Fabio Cinti, regolarmente trasmesse, erano decisamente minori e potevano essere sacrificate quelle…
ALLORA CAPIAMOCI: non sono presenzialista non mi può fregare di meno se mandano in onda anche sei ore di mio cazzeggio. Non mi frega nulla di apparire. Ci è chiaro questo?
Cosa mi importa? Fare la musica. Punto. Ero collaboratore di Battiato per quello. Mi piace Battiato per quello. Ero al concerto tributo per quello. Quello è la musica.
LA MIA PERFORMANCE SOLISTA ERA LA CANZONE CHE HANNO TAGLIATO. Le altre due erano decisamente meno importanti, emozionanti, riuscite. Meno tutto. Erano secondarie.
Il cuore del mio esistere musicalmente sia nella mia vita che in quella di Franco stava nel CAMMELLO IN UNA GRONDAIA. E chi l’ha segata è un inqualificabile incompetente, nemico di ogni sentimento e di ogni talento. Punto.
Morgan Tributo Battiato: la risposta di Fabio cinti
Il cantautore Fabio Cinti, anch’esso collaboratore negli anni di Franco Battiato (ma anche di Morgan stesso), lette queste parole non ha potuto fare a meno di rispondere pubblicamente con un post su Facebook…
“Le altre due [esibizioni] erano decisamente meno importanti, emozionanti, riuscite. Meno tutto. Erano secondarie.”
Questo quanto scritto da Morgan ieri sera durante “Caro Battiato”, un post dove lamenta il taglio della sua esibizione solista con “Come un cammello in una grondaia”.
Posso capire il suo disappunto (non conosco i motivi del taglio, ma non è stato certo l’unico brano, il suo, a mancare all’appello, immagino per scelte di tempo e di regia), ma proprio non capisco e non accetto questo dover affossare in modo così cattivo le esibizioni con me e con i suoi Bluvertigo: “decisamente meno importanti, emozionanti, riuscite… secondarie”.
Posso dirlo, caro Marco, una volta per tutte? Non hai più misura, non hai più sensibilità, non hai più classe, non hai più eleganza, non hai più cuore, non hai neanche più capacità di giudizio, e hai perso la luce che ti brillava negli occhi, accecato dal tuo stesso ego, questo tuo stramaledetto onnipresente ego. E hai perso il senso sacro dell’amicizia, soprattutto.
In questi ultimi tempi c’è stata una sequela di comportamenti meschini nei miei confronti, ma ho sempre taciuto pubblicamente, e mi sono perfino scusato se in privato ho cercato di far sentire le mie ragioni, cercando di riportare pace e tranquillità, soprattutto in virtù di quello che negli anni (ormai lontani) mi hai dato, e per affrontare questo tributo affettuoso senza tensioni.
Ma tu proprio non riesci a non metterti sempre davanti, non riesci a non mettere in bocca agli altri che sei il migliore e che se non lo sei è perché qualcuno ti ha impedito di esserlo, in una estenuante, infantile, infinita ricerca di consensi. Basta con questa miseria.
Cinti ha sottolineato quanto podo Morgan abbia imparato da Battiato, artista schivo, pacato, elegante e mai al centro delle polemiche…
Parli di Battiato come fossi al suo livello: ma non ti rendi conto di quanto gli eri e gli sei lontano? Eppure è così evidente! Sei bravo a ricordarlo, lo sappiamo, bravo con le parole, ma non hai imparato niente, soprattutto in fatto di amicizia e di lealtà. Non bastava essergli amico, collaborare con lui o avere il suo consenso per essere un gigante come lui. Non sei il depositario della sua grandezza, o quantomeno non sei l’unico.
Ormai non canti più con la voce dell’anima, e non senti neanche più chi ti accompagna: abbài come un cane legato a una catena che si è messo da solo, convinto di chissà quali trame contro di sé.
Potevi lamentarti anche senza sminuire gli altri, invece hai scelto ancora una volta di offendere pubblicamente.
Nonostante ciò, “Segnali di vita” è stata splendida, non meno importante, non meno emozionante, non meno riuscita e non secondaria. Semplicemente non eri da solo come nell’altra, e questo non lo hai sopportato, nonostante tu abbia avuto lo spazio che ti meritavi.
Ero così felice e mi stavo godendo lo spettacolo: sei un guastafeste, sei come quei bambini a cui non piacciono i regali ricevuti e allora rompe quegli degli altri.
Arriverà una nuova ondata di parole da parte di Morgan. Probabile… anche se, possiamo dirle, vedere delle polemiche associate ad un evento su un artista schivo come Franco Battiato, mette un po’ di tristezza.