Partiamo da Vieni da me il programma di Rai 1 di Caterina Balivo.
La conduttrice ha ospitato il Maestro Valeriano Chiaravalle, anch’egli quest’anno al Festival per dirigere l’orchestra, persona che tra l’altro ha assistito alle prove di Morgan.
Prima di far parlare il Maestro Chiaravalle la Balivo rimanda in onda una dichiarazione di Simone Bertolotti, produttore e co-autore del brano di Bugo nonché direttore d’orchestra durante l’esibizione al Festival.
Ecco quanto ripreso dal discorso di Bertolotti:
“Morgan ha consegnato in ritardo di 12 giorni le parti all’orchestra. Sono arrivate all’Ariston insieme a lui quando normalmente si consegnano prima per permettere al maestro residente di fare una lettura con l’orchestra prima dell’arrivo degli artisti.
E per la prima volta nella storia la partitura consegnata è stata contestata dall’orchestra perché ineseguibile. Era all’atto pratico insuonabile.“
A questo punto il Maestro Valeriano Chiaravalle conferma una volta per tutte questa versione andando contro a quanto fino ad oggi affermato da Morgan…
“Con Morgan ho lavorato a The Voice. È un uomo di grande talento ma ciò non significa che sia un ingegnere della musica. Quando si ha a che fare con 56 elementi d’orchestra bisognerebbe avere anche un pochino l’umiltà di fare un passo indietro.
Questa è una moda che c’è adesso di voler primeggiare, salire su quel palco a fare il direttore, succede con tanti miei colleghi, spesso ci sono dei fonici che dirigono, produttori che non conoscono le note…
Morgan lo fa per seguire la moda, la moda è questa… però il prodotto non regge.
Io ero a Sanremo da due settimane, mettevo la sveglia mezz’ora prima della prova di Marco perché non me la potevo perdere… lo dico sinceramente per me la cosa più brutta era vedere 56 elementi d’orchestra che dovevano suonare qualcosa che non era suonabile, non era praticabile.
Quando Simone dice questa cosa non dice una cosa finta… una chitarra è a sei corde e la settima non c’è, se te scrivi per la settima corda che non c’è, è inutile.
Si parla di 56 musicisti che vanno rispettati. Erano mortificati perché avrebbero voluto suonarlo, avevano il desiderio di mettersi a disposizione ma non riuscivano, era veramente impossibile“.
Le parole del maestro sono chiare e inequivocabili. Da questo momento in poi ogni ulteriore approfondimento televisivo non può avere nessun altro scopo se non quello di portare avanti una polemica che ha sicuramente più fini televisivi che musicali.
Senza contare che nessuno sottolinea la cosa più grave… che per questo “calvario” i musicisti dell’orchestra di Sanremo, che devono fare prove su prove e imparare decine e decine di pezzi, vengono pagati 50 euro al giorno. Scandaloso!
LA VERSIONE DI LIVE NON È la D’urso
Clicca su continua.