Morgan, ospite di Francesca Fagnani a Belve, si è lasciato andare parlando di se stesso, di come vede la musica e di alcuni dei talenti scoperti a X Factor come Marco Mengoni e Michele Bravi. Un apparizione in televisione che, secondo lui, rappresenta in un certo senso il contrario dell’opera d’arte.
Diverse gli argomenti affrontati nella puntata come il suicidio del padre, avvenuto quando Marco aveva 16 anni, il cantautore risponde: “È un gesto pieno di senso e di non senso. Difficile da interpretare perché si ha a che fare con una persona che invece che aprirsi e dire – non sto bebe – sceglie di sottrarsi.
È quando non c’è più la possibilità di parlare. Probabilmente nei suoi occhi il mondo era una roba nera, non c’era più via d’uscita. Invece con le parole non succede questo. Come fai quindi a rapportarti con una cosa come questa?”
Su Andrea Scanzi, che più volte lo ha criticato risponde invece: “Io conosco Andrea Scanzi perché para male di me, non per un altro motivo, pensi che brutta fine che ha fatto. Lui mi conosce perché io scrivo canzoni… lui e Lucarelli fanno il loro lavoro parlando male degli altri. Che lavoro è?”
Il cantautore, che si definisce ironicamente l’unica rockstar in Italia, ammette di avere pochi amici veri tra i colleghi perché, a suo dire, non lo capiscono, hanno paura, forse sono invidiosi. E proprio collegandosi a questo discorso che Morgan affronta il tema di X Factor e dei talenti da lui lanciati .
Morgan X Factor: da Marco Mengoni a Michele Bravi
Come è noto Morgan detiene il primato di giudice con più edizioni vinte di X Factor nel mondo. Per l’esattezza cinque se sette edizioni a cui ha partecipato. L’artista ha infatti portato alla vittoria Aram Quartet, Matteo Beccucci, Marco Mengoni, Chiara Galiazzo e Michele Bravi. E parlando di trattamenti immeritati ha affermato:
“Nel 2010 ho vinto X Factor con il mio concorrente che si chiamava Marco Mengoni. Lui non mi ha dimostrato gratitudine perché è attorniato da discografici che dicono – Non devi avere assolutamente contatti con Morgan.
Hanno paura che entri in contatto con loro. Infatti pensi che sto sentendo segretamente Michele Bravi al telefono in questi giorni. Se mi scoprono rischia che magari canta qualche canzone decente…”
Morgan poi spiega quanto l’intervista sulle droghe rilasciata e Rolling Stone Italia e, a detta sua travisata, gli abbiamo rovinato gli anni successivi…
“Il titolo è stato girato in Morgan dice che la droga fa bene. Io non ho parlato di me, quelli sono affari miei. Se devono parlare intimamente delle mie cose ne parlo nelle canzoni non nelle interviste.
L’uso di droghe (riferito a se stesso .ndr) non è nulla in confronto a quanto è importante la squalifica a Sanremo. Giudicate quello che faccio da artista, lasciate stare quello che faccio a casa. Io sono stato rimosso da X Factor, tolto da Sanremo e da quel momento è iniziato un processo di indebitamento e di non pagamento delle mie perfomance. Le edizioni che ho fatto dopo alcuni anni non mi sono stati pagati…”
Sull’esperienza ad Amici invece dichiara: “Da Amici me ne sono andato a gambe levate, ricordo ancora quella sera, avevo ancora il microfonino e gli addetti ai lavori mi dicevano – Perché te ne vai? – Perché sono comunista rispondevo perché ormai avevo perso ogni speranza di dialogare con loro. Avrò detto cinquecento volte – sono comunista – quella sera, scappavo, scappavo finché sono arrivato sulla Tiburtina.
Altro che sono stato cacciato. Io mi sono fatto una fuga dalle tenebre quando sono uscito da Amici. Sono scappato dall’inferno… proprio un incubo. Come sono subdoli i sistemi di attrazione…”