Continuano le selezioni di Musicultura, il Festival per la Canzone Popolare e d’
Fra i 16 finalisti, che si sono esibiti al Teatro Persiani di Recanati alla presenza del padrino della manifestazione Luca Barbarossa, troviamo alcuni nomi e volti già noti, come ad esempio Luca Tudisca protagonista della scorsa stagione di Amici di Maria De Filippi (nella squadra blu capitanata da Elisa); Mimosa, attrice Rai fiction e cantante vincitrice del MTV Next Generation Contest; i Sikitikis, band storica della scena indipendente italiana; Flavio Secchi, vincitore della sesta edizione del Premio Donida.
Ecco la cronaca della serata al Teatro Persiani:
Le Kitchen Machine hanno aperto la carrellata degli artisti con il loro brano Ti ricordi quando ci hanno escluse dalle Cheerleaders, un progetto sperimentale, irriverente, assai musicale, dove l’underground diventa finalmente cantabile.
Poi è stata la volta dei Sikitikis, che, con In giro per club, hanno sfoggiato la loro dirompente forza musicale, un concentrato di energia performante, uno spaccato di vita notturna senza vincitori né vinti illuminato dall’ironia.
Umberto Scataglini, con Dirti ti amo (nel tempo), ha offerto la freschezza del sentimento che canta l’amore in presa diretta con liricità testuale e melodica.
Per Braschi, invece, con Acqua e neve, rock in poesia, chitarre affilate che fanno da sfondo ad un incontro mancato tra pudore ed incomunicabilità.
Pervasa da un’aria primaverile La cosa più bella, è la coinvolgente ballata d’amore di Flavio Secchi.
Giulia Catuogno, che con Vivi, c’hai una vita, deficiente, ha ammonito tutti con grinta e personalità a non farsi mortificare dal dolore, in un inno alla vita non retorico.
Emanuele Colandre, Erika la sua canzone è una sfilza di immagini imprevedibili quanto azzeccate, calate in una riuscita circolarità musicale.
Ed ancora, Pepp-Oh, che, con Pepp Flohw, e più in generale la sua musica, produce un bell’incontro tra la lingua partenopea ed un rap fantasioso che dialoga con il funk.
Mimosa: la sua Fame d’aria è la rappresentazione viva del pathos di una canzone, con le luci e le ombre di un testo viscerale quanto ermetico.
Gli Utveggi, invece, si caratterizzano, con Postumi, una canzone che spiazza per l’effervescenza surreale delle parole, per l’originalità del battito ritmico e del taglio musicale.
Luca Carocci, con Le rose e i limoni, si è messo in mostra per la vivacità melodica l’originalità delle immagini in musica ed una misura interpretativa al servizio di un avvolgente folk trasteverino.
Altrettanto suggestiva la performance di Francesca Romana Perrotta: il suo Il Grido è il riemergere dalla sofferenza di un amore malato, espresso con la passionalità del ricordo e lo stupore della rinascita.
La Foto di Classe dei Blindur è un quadretto del tempo che è stato, un momento autobiografico fatto di parole asciutte e sofferte per una cavalcata musicale tesa e travolgente.
Una canzone d’amore, invece, per Luca Tudisca, Guardami adesso, un brano che si fa strada senza orpelli, rafforzato dalla sincerità e dalla profondità di una voce che colpisce e da una musica che sa dialogare col silenzio.
Ironia, stile e maestria tecnica per Simone Cicconi, che tra rap e hard rock, con Simone s’è incazzato denuncia l’ignoranza e la mediocrità che dominano un’Italia sempre più Italietta.
Gianfrancesco Cataldo ha chiuso il concerto dei 16 finalisti con Marta, sintesi affascinante tra linea melodica e testo in grado di suscitare forti suggestioni emotive.
I brani dei 16 finalisti saranno ora trasmessi da Rai Radio Uno e sottoposti al giudizio del Comitato Artistico di Garanzia che raccoglie personalità della musica e della letteratura: Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Tiziano Ferro, Max Gazzè, Giorgia, Maurizio Maggiani, Dacia Maraini, Marta sui tubi, Mariella Nava, Gino Paoli, Vasco Rossi, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Sandro Veronesi, Federico Zampaglione, Stefano Zecchi.
8 infine i vincitori che parteciperanno alle tre serate finali, previste nel mese di giugno 2016 sul prestigioso palco dello Sferisterio di Macerata, e si sfideranno per il primo premio assoluto pari a 20.000 euro. Ma i premi sono diversi: 3.000 euro per la Targa della Critica, 2.000 euro per il Miglior Testo, 2.000 euro per la Migliore Musica e 2.000 per la Migliore Interpretazione.