18 Settembre 2024
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18 Settembre 2024

Musicultura 2024, i vincitori dell’edizione si sono esibiti nel carcere di Ancona

Il carcere di Ancona è stato il protagonista di un evento tra musica ed inclusione grazie ai giovani artisti vincitori della manifestazione

musicultura 2024
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Il 13 settembre scorso, i vincitori di Musicultura 2024Anna Castiglia, Helle, Nico Arezzo, De.Stradis, Nyco Ferrari, Bianca Frau e The Snookers – si sono esibiti in concerto all’interno del carcere di Barcaglione di Ancona e davanti ai detenuti.

Tra di loro, in prima fila, c’erano i membri della giuria che hanno decretato la vincitrice del Premio “La casa in riva al mare” dopo aver partecipato ad un lungo percorso formativo sulla forma canzone. La vincitrice, per la giuria, è stata Helle.

Ad Helle, inoltre, è stato consegnato un riconoscimento di 2000 euro direttamente dai rappresentanti della giuria dei detenuti – grazie ad un permesso speciale – durante le serate finali del Festival a Macerata lo scorso giugno.

MUSICULTURA 2024, AD ANCONA UN PROGETTO DI RIEDUCAZIONE GRAZIE ALLA MUSICA

L’iniziativa è stata promossa dal Garante regionale dei diritti della persona della Regione Marche, ovvero l’avvocato Giancarlo Giulianelli. I laboratori musicali, invece, sono stati coordinati dal direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri, assistito da Edoardo Bartolini.

Inizialmente, il progetto prevedeva il solo concerto di Helle – la vincitrice del premio – ma alla fine anche tutti gli altri vincitori di Musicultura 2024 si sono uniti a lei cantando i rispettivi brani, entusiasti dell’iniziativa. Gli artisti hanno regalato a tutti i detenuti uno spettacolo unico e una grande festa.

A proposito dell’iniziativa, Giancarlo Giulianelli ha commentato: «Libertà è partecipazione, cantava Giorgio Gaber e questo è il senso dell’iniziativa la partecipazione di Musicultura e dei vincitori che ringrazio moltissimo e la vostra partecipazione ai laboratori musicali che hanno reso ancora più bella questa iniziativa», concludendo poi: «Momenti importanti per un carcere di rieducazione, dove confronti aperti con l’esterno possono trasformare il tempo perso in opportunità e partecipazione».

Invece, la direttrice degli Istituti Penitenziari di Ancona – Manuela Ceresani, ha commentato: «Un bel progetto che è stato catalogato come best practice dal Dipartimento nazionale dell’Amministrazione penitenziaria».

MUSICULTURA 2024, LE PAROLE DELLA CANTAUTRICE HELLE e non solo

La cantautrice bolognese e vincitrice del Premio “La casa in riva al mare” Helle ha aperto le danze esibendosi con la sua canzone Lisou.

Sull’esperienza, racconta: «È un’emozione indescrivibile condividere con voi questa esperienza, so che mi avete scelto perché avete sentito nel mio brano il dolore che ho vissuto in passato, questo mi ha profondamente toccata, grazie a tutti voi per il bel Premio».

Come detto prima, anche Anna Castiglia, vincitrice assoluta di Musicultura 2024, ha avuto l’opportunità di esibirsi con il brano vincitore Ghali.

Queste, le sue parole sul brano: «La mia canzone parla di colpe e di responsabilità, prima di salire sul palco ho parlato di questo con alcuni di voi, siamo tutti umani e possiamo sbagliare ma è importante assumersi sempre le proprie responsabilità senza scaricarle sugli altri, ed è proprio questo il tema del mio brano».

Poi conclude: «Portare la musica dove solitamente non c’è per me è un grande onore sento un’accoglienza fortissima grazie!»

Dopo essersi esibiti con le rispettive canzoni, i vincitori tutti insieme hanno intonato il brano di Lucio Dalla che dà il nome al premio, La casa in riva al mare. Infine, la serata si è conclusa con una jam session che ha coinvolto e fatto ballare tutti i presenti.

A fine concerto, anche il direttore artistico Ezio Nannipieri ha espresso il suo pensiero sull’evento: «Una giornata uggiosa di pioggia si è trasformata in una festa emozionante; si è potuto toccare con mano quello che nei mesi scorsi, durante i laboratori musicali al Barcaglione, avevamo già rilevato, e cioè come e quanto canzoni nate fuori dal carcere possano produrre effetti in chi vive una condizione di detenzione e, parallelamente, come la consapevolezza che quelle canzoni sono ascoltate in carcere possa produrre effetti in chi sta fuori».