Il Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura dà il benvenuto a Dardust, Ermal Meta, Piero Pelù, il regista Francesco Amato e la poetessa Mariangela Gualtieri, che andranno ad affiancare i già illustri membri del Comitato – i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni -, che in questa 35esima edizione del concorso saranno:
Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni e Sandro Veronesi.
A loro spetterà il delicato compito di designare gli 8 vincitori tra i 16 finalisti.
Musicultura 2024: il comitato e il bando di concorso
Le iscrizioni a Musicultura 2024 sono finalmente aperte (e lo resteranno fino al prossimo 8 novembre). Per partecipare occorre aver compiuto 18 anni ed essere autori o co-autori delle canzoni che si interpretano.
“Di canzoni stereotipate in giro ce ne sono già tante. Un concorso in più servirebbe a poco se non andasse in cerca della fantasia, della meravigliosa singolarità di certi temperamenti artistici ed espressivi, dell’autenticità di chi scrive e canta perché ha storie e sogni da condividere“, ha dichiarato il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri. “Ora per noi è il momento di invocare i numi della Canzone affinché ci assistano nei tre mesi di ascolti e selezioni che ci aspettano. Consapevoli della delicatezza del compito, ci apprestiamo a svolgerlo con la curiosità e la passione di sempre”.
Al vincitore assoluto andranno i 20.000 euro del Premio Banca Macerata, un aiuto concreto a tutela dell’indipendenza artistica di chi affronta le difficoltà degli inizi di carriera.
Ed ecco che lo stesso concorso si configura come un’occasione di arricchimento professionale e artistico. L’esperienza si snoda infatti lungo un arco di tempo della durata di più mesi e stimola il confronto tra artisti diversi, lasciandoli contrattualmente liberi e dando loro l’opportunità di esibirsi dal vivo davanti a platee via via più consistenti, fino ai 2.500 spettatori presenti nel mese di giugno alle serate conclusive del Festival allo Sferisterio di Macerata.