Nesli Lazarus testo e significato del nuovo singolo che anticipa l’album di prossima uscita.
Dopo la pubblicazione a inizio gennaio di Confessione – Story, brano che ha segnato il passaggio da Universal Music Italy a Artist First, il 28 gennaio è arrivato Lazarus, secondo estratto dal nuovo progetto discografico.
Nesli Lazarus significato del testo
Il brano, il cui titolo completo è Lazarus – morti in piedi, è stato prodotto dallo stesso Nesli e vuole essere una celebrazione della tristezza con un sound hip hop in cui l’artista non scende a patti né con il tempo, né con le mode.
Ecco come ne parla il poeta punk…
Lazarus nasce il giorno della mia ultima sbronza. Da quel momento, ormai tempo fa, non ho più bevuto alcolici. Con questo brano volevo, in qualche modo, evocare una preghiera nell’inciso e aprire la mia mente nelle strofe, quasi come a psicanalizzarmi
Le copertine dei nuovi brani hanno una direzione precisa. Nesli infatti ha scelto di utilizzare opere di artisti diversi con l’intento di affidare l’aspetto visivo di ogni canzone a chi di arte vive. Confessione ha visto all’opera Andrea Modesti mentre per Lazarus si è scelto di un lavoro del grafico Domenico Roberto.
Una copertina di cui Nesli tiene a spiegare il senso…
Questa cover esprime non la rinascita, ma l’attimo poco prima di essa.
Il mio “Lazarus” non si è ancora alzato, è ancora steso a terra, inerme, ma comunque vivo. I tre bicchieri esprimono proprio quella vita, sono a terra, caduti, in una posizione innaturale che non dovrebbe prevedere del vino all’interno, piuttosto fuori, ma non dentro.
Eppure quel vino eccolo lì, perché dopotutto anche chi è a terra, in un momento difficile, ha sempre un’anima.
Ed così, scritto con l’anima, l’album di Nesli che uscirà con un nuovo team nel 2022. Un disco pieno di vita, dolore, sangue e sudore; ma anche un progetto libero, profondo e autentico.
Nesli Lazarus testo e audio
Mi hanno detto “questo è vino, bevi”
mi hanno detto “prega un Dio e credi”
nella vita che non porta a niente
siamo tutti quanti morti in piedi
mi hanno detto “questo qui è tuo padre”
mi hanno detto “questa qui è tua madre”
nelle strade che mi portano a loro
Da mio fratello ho imparato come scordarsi
a mio fratello ho insegnato a drogarsi
e tutti quelli che mi chiedono “quando?”
rispondo non ci sarà mai un trovarsi
di mia sorella sento un po’ la mancanza
e ringraziarla non è mai abbastanza
e intanto questo tempo che avanza
ci lascia tutti poca speranza
Io che mi ricordo di te
tu che ti ricordi di me
tu che non l’hai fatto per me
io che non l’ho fatto per te
questo mondo è fatto per te
questo mondo è fatto per me
tu che andavi a scuola da sola
poi pranzavi sempre da sola
Mi hanno detto “questo è vino, bevi”
mi hanno detto “prega un Dio e credi”
nella vita che non porta a niente
siamo tutti quanti morti in piedi
mi hanno detto “questo qui è tuo padre”
mi hanno detto “questa qui è tua madre”
nelle strade che mi portano a loro
il passato che ho alle spalle scompare
Dagli amici hai capito che non hai amici
e nessuno ti capisce se non hai radici
da questa vita ho imparato chi non sono
e per tutti quegli errori mi perdono
girare in strada senza una meta
cammini da Loreto a San Babila
ce l’hai nell’anima come una lamina
l’amore qui non ci abita
Mi hanno detto “questa è la fine”
e stavolta forse è la fine
perché la distanza tra il bene e il male
se la guardi è troppo sottile
adesso ferma i ricordi
perché se no fanno male
anche se fingere a volte
è tutto ciò che rimane
Mi hanno detto “questo è vino, bevi”
mi hanno detto “prega un Dio e credi”
nella vita che non porta a niente
siamo tutti quanti morti in piedi
mi hanno detto “questo qui è tuo padre”
mi hanno detto “questa qui è tua madre”
nelle strade che mi portano a loro
il passato che ho alle spalle scompare
Mi hanno detto “questo è vino, bevi”
mi hanno detto “prega un Dio e credi”
nella vita che non porta a niente
siamo tutti quanti morti in piedi
mi hanno detto “questo qui è tuo padre”
mi hanno detto “questa qui è tua madre”
nelle strade che mi portano a loro
il passato che ho alle spalle scompare
Non c’è niente di sbagliato là fuori
non c’è niente di sbagliato in te
come non c’è niente di perfetto
ci sono solo momenti inspiegabili, vuoti immensi
disordine
l’anima e il diavolo
ma il diavolo non esiste
e forse neanche l’anima