Nicol, Viscere feat Fabri Fibra: significato del testo del nuovo singolo
Disponibile in tutte le principali piattaforme di streaming e download da mercoledì 20 novembre, Viscere feat Fabri Fibra (Columbia Records / Sony Music Italy) è il nuovo singolo di Nicol, in gara a Sanremo Giovani 2024 con il brano Come Mare.
Ma, com’è nata la collaborazione tra i due artisti? Viscere nasce oltre due anni fa, ma resta a lungo chiusa in un cassetto, prima che Fabri Fibra decida di proporla tra i brani della colonna sonora di Adorazione, la serie young adult Netflix in 6 episodi di cui il rapper è supervisore musicale e Nicol una delle protagoniste. Di fatto, la cantautrice debutta come attrice nel ruolo di Arianna.
“Quando ho ricevuto il provino che conteneva la strofa scritta da Fabri Fibra sono scoppiata a piangere”, ha raccontato Nicol.
Poi, ha aggiunto: “Quello che mi ha colpita è stata l’intimità e la vulnerabilità con cui Fibra è entrato in questo brano, regalandomi così un pezzo di sé. Mi ha trasmesso l’importanza della pazienza e della perseveranza e per questo gli sarò per sempre grata”.
Nicol, “Viscere” feat Fabri Fibra: significato del brano
In Viscere Fabri Fibra è la voce narrante che accompagna Nicol alla scoperta del futuro e di ciò che potrebbe accadere, talvolta rassicurandola. Di fatto, il tema centrale del brano è il tempo, in un racconto tra presente, passato e futuro. Ma non è tutto! Nel brano i due artisti parlano infatti anche di una lotta intima tra il desiderio di lasciarsi andare e il bisogno di controllo, dando vita a una canzone intensa e coinvolgente.
“Viscere”: testo del brano
Ho scritto una marea di pezzi su di te
Ma poi se penso all’alta marea
Che c’è dentro me quando vedo te
Come posso spiegartelo
Come posso spiegartelo
Che per quanto valore do io al tempo
Quello che dedico a te
Non è mica niente
Scusa se chiudo sempre la porta
E mi rinchiudo nelle cose più leggere
Ma senti come mi smuovi le viscere
Mentre mi fissi nell’iride
Facciamoci male
Vorrei saper lasciarmi andare
Spogliarmi delle mie paure
Ma qui mi sento annegare
Non posso nuotare ancora contro corrente
Eppure fidati, fa male
Vederti fra la gente
Forse vorrei stare con te, senza te
Contemporaneamente
Contemporaneamente
Non vedi, non c’è niente
Sono solo coincidenze
È tutto di passaggio
Gente butta lo sguardo
Come un incidente
tu leggimi nella mente
Ci sta passato e presente
Sopra l’asfalto bagnato
Ci sono già passato
Con le luci spente
Sono scelte
Provare a uscire dal peggio
Non basta dire smetti
La paranoia e il successo
Sono parenti stretti
Ascoltano quello che dici
Poi lanciano oggetti
Nemici sempre più vicini
È un gioco di specchi
Respira piano e rifletti
Pensieri alla rinfusa
Nove su 10 chi ti sta vicino, poi ti usa
E io stavo cercando solamente la mia musa
Mi sono chiuso in questa gabbia senza via di fuga
Scusa se chiudo sempre la porta
E mi rinchiudo nelle cose più leggere
Ma senti come mi smuovi le viscere
Mentre mi fissi nell’iride
Facciamoci male
Vorrei saper lasciarmi andare
Spogliarmi delle mie paure
Ma qui mi sento annegare
Non posso nuotare ancora contro corrente
Eppure fidati, fa male
Vederti tra la gente
Forse vorrei stare con te, senza te
Contemporaneamente
Contemporaneamente
Forse vorrei stare con te, senza te
Contemporaneamente
Contemporaneamente