Niko Pandetta a seguito della notizia che ha confermato per lui la condanna a quattro anni di carcere (qui i dettagli) ha deciso di rispondere in diretta sui social agli haters che lo attacano.
Il cantante neomelodico catanese che è passato alla trap con successo è reduce da due soddisfazioni sul piano musicale.
Dopo la firma con Ada Music Italy, distributore del suo ultimo album, il singolo Pistole nella Fendi, canzone che tra l’altro è tornata virale in questi giorni su TikTok proprio per l’utilizzo delle celebre frase “Maresciallo non mi prendi” a commento di quanto sta accadendo all’artista, è stata certificata con il disco d’oro. La prima certificazione raggiunta da Niko Pandetta nel corso della sua carriera.
Qualche settimana è arrivato un traguardo ancora più importante: il disco d’oro per le 25.000 copie/unità del suo ultimo album, Bella vita. Disco che avrà un successore, al di là di quello che accadrà al rapper, già nel 2023.
@ilmegliodellefrasirap Servizio di Tg3 sull’arresto di Niko Pandetta #pertee #tg #nikopandetta #memeitalia #rapitaliano #notizie ♬ suono originale – Niku | Memes sul Rap 🚶♂️🇮🇹
Le parole di Niko Pandetta sui social
Pandetta, finito su tutti giornali negli scorsi mesi per l’annullamento da parte di comuni, gestori di locali e prefettura dei suoi concerti (è riuscito ad esibirsi solo in Molise) ha postato su Instagram una foto con questa dicitura:
“Sono cambiato ma pagherò il mio passato finche ci sarà da pagarlo. non fuggo più né dalla polizia ne dalle mie responsabilità“
Poi una diretta social per rispondere a tutti quelli che lo attaccano…
“Avete rotto il caxxo… io sono sicuro che di questi 11.000 persone connesse, 3.000 sono i follower e il resto sono figli di…. invidiosi che non avete mai avuto un caxxo nella vita e non avrete mai un caxxo perché siete cattivi e il karma esiste…“
Così Niko Pandetta risponde attraverso TikTok a quanti lo attaccano andando poi a spiegare quello che, secondo i suoi piani, succederà:
“I quattro anni mi sono arrivati si, ma devo fare due anni e mezzo. Io li faccio in affidamento, non mi chiuderanno mai.
E vi dico un’altra cosa… il disco è pronto. L’anno prossimo tutti a casa. Anche se mi arrestano ho cinque dischi pronti. Posso mancare io fisicamente ma non mancherà la mia musica perché io vivo con quella paura che mi arrestano perciò facciamo con il mio Producer 7 pezzi alla settimana. Se io vado a prendere il mio computer ho 350 pezzi pronti posso stare anche vent’anni in galera.“
L’uomo ha colto l’occasione anche per consigliare a tutti i ragazzi di lasciare da parte la criminalità e darsi da fare con il lavoro:
“Per chi mi ama veramente grazie per lo sfogo anche perché mi ha chiamato mia figlia piangendo e mi ha detto – Papà cosa è successo – non è successo niente perché Niko Pandetta non spaccia più, Niko Pandetta ha fatto i soldi con la musica. Sto andando a firmare un contratto milionario. Niko Pandetta ha finito di fare la fame.
Oggi chi si fa la galera è solo un testa di caxxo perché la malavita è finita, lo Stato ha vinto, la tecnologia è troppo avanzata. Usate il cervello e fate i soldi con il lavoro“.
AGGIORNAMENTO DEL 16 OTTOBRE
Sulla nostra pagina ufficiale Instagram abbiamo ricevuto il seguente messaggio dal profilo verificato di Niko Pandetta. Parole, accompagnate da un video in cui sono inquadrati i piedi dell’artista mentre entra cammina all’ingresso dell’istituto di detenzione, che non lasciano dubbi sul fatto che il rapper sia entrato in carcere:
“NIKO LO HANNO CHIUSO IERI”
