Niko Pandetta tour, altri cinque concerti annullati. Dopo lo sfogo di qualche settimana fa di cui vi abbiamo parlato in questo articolo continuano ad essere cancellati i live del rapper neomelodico Niko Pandetta, ormai prossimo al disco d’oro con il singolo Pistole nella Fendi.
Altre cinque date del suo tour sono state cancellate. Per tutta risposta il rapper non ha tardato a farsi sentire. In primis postato su Instagram alcune sue foto di qualche anno fa accompagnate da queste parole:
“Tre fasi della mia vita.
Quando ho sbagliato, quando ho pagato i miei sbagli e quando ho combattuto perché il mio futuro fosse lontano da quegli sbagli.
Stanno cercando di intralciarmi e non vogliono che io mi rifaccia una vita ma io lotterò perché indietro non ci torno.
Ho il sostegno dei miei fans, il conforto della mia musica e l’aiuto del mio team.
Nonostante abbia molta gente contro di me ho tanti affianco che lottano con me. Con il Niko di oggi. Non torno più quello della prima foto.“
In seguito in una diretta con il suo manager ha chiesto scusa ai suoi fans spiegando che, ovviamente, la cancellazione, che spesso avviene solo qualche giorno prima, delle date non dipende da lui e ha chiesto loro di far sapere al suo staff se dovessero avere problemi con il rimborso dei biglietti da parte dei locali.
Ma perché così tanti concerti annullati, praticamente quasi tutto il tour, di Niko Pandetta? La questione è complicata. O forse no…
Niko Pandetta tour: i concerti annullati.
Frosinone, Brescia e, tra ultime, Messina. Sono tantissimi i live che vengono cancellati. Cinque solo negli ultimi giorni.
I motivi da parte di chi le annulla sono sempre riconducibili a “ordine e sicurezza pubblica, come dichiarato dalla questura di Messina a Open (“Il locale permetterebbe solo l’intrattenimento e le attività danzanti“), piuttosto che, da parte delle giunte e dei sindaci dei paesi, per i messaggi che a dir loro Niko Pandetta veicolerebbe nelle sue canzoni, “Testi chiaramente evocativi di attività mafiose“.
Come è noto Niko Pandetta è nipote del boss catanese Salvatore Turi Cappello, sottoposto al regime speciale di detenzione 41 bis dal 1993. Tra le accuse rivolte all’artista quelle di non aver mai preso le distanze dalla figura dello zio e, anzi, di avergli dedicato anche una canzone nel 2016, Dedicata a te, dove esalta la figura dello zio come un punto di riferimento.
Il rapper in realtà ha smesso di eseguire da diverso tempo il brano nei suoi concerti e, una volta uscito lui stesso dal carcere, aveva ammesso di essere cambiato grazie alla musica. Eppure riferimenti a comportamenti vicini allo stile di vita della malavita, secondo i detrattori, sono ancora troppo presenti nei testi delle sue canzoni, comprese quelle contenute nell’ultimo disco, Bella vita, uscito a gennaio 2022 per Ada Music Italy.
Da una parte quindi chi dice che Niko Pandetta continua ad essere un cattivo esempio, dall’altra lui che si difende affermando che “è cambiato e che potrebbe esser eun esempio per molti giovani che hanno vissuto o vivono realtà simili…” il tutto all’insegna della famosa seconda possibilità.
Nel mezzo i locali che continuano a chiamarlo cercando di organizzare un suo live. Tra questi il Number One di Brescia. Il proprietario in un video su TikTok ha spiegato che, dopo aver già in mano un contratto per un live previsto per il 13 agosto, è stato contattato dalla questura di Brescia con la richiesta di annullare l’evento. Nessuna imposizione ma una richiesta di collaborare. E un gestore di un locale, come da lui stesso specificato, oggi ha la necessità di avere l’appoggio delle forze dell’ordine.
Quello che spesso viene chiesto dalle componenti politiche a Niko Pandetta è una presa di posizione pubblica che condanni la malavita e il sistema mafioso. Lui nel frattempo sui social risponde con la provocazione. Come nell’ultimo post in cui, con una foto che lo ritrae come tanti rapper con molti soldi in mano, afferma: “Più mi attaccate e mi bloccate e io più mi faccio soldi. No cap“.