Lo scorso 17 maggio si festeggiava la giornata internazionale contro l’omofobia e noi di All Music Italia abbiamo dedicato un bell’editoriale ricordando alcune delle canzoni italiane a tematica gay (lo potete rileggere riascoltandole qui). In queste settimane come non mai gli artisti italiani stanno appoggiando in prima persona la lotta per i diritti delle persone LGBT prestando la loro voce a nuove canzoni per location importanti del mondo LGBT; ultimi in ordine di tempo a farlo Noemi e la coppia formata da Immanuel Casto e Romina Falconi.
Da più di due mesi spopola in radio, in televisione, nei digital stores e su YouTube (dove il videoclip ha appena superato un milione e mezzo di visualizzazioni) L’Amore merita, brano di protesta contro ogni forma di discriminazione sessuale cantato da Simonetta Spiri, Greta, Roberta Pompa e Verdiana (qui la nostra video intervista), una canzone che è anche diventata un vero e proprio tour live in giro per L’Italia; ora altri artisti stanno dando voce a canzoni per contro ogni tipo di discriminazione sessuale per inaugurare Pride e locali simbolo del popolo Lgbt.
E´il caso di Noemi che il prossimo 17 giugno terrà il concerto di inaugurazione del Padova Pride Village 2016 e presenterà in anteprima Finalmente liberi, sigla ufficiale della manifestazione scritta insieme a Andrea Papazzoni e Gianmarco Grande. Un inno all’uguaglianza e alla libertà in un paese che finalmente può festeggiare un primo passo verso la civiltà, dopo la recente approvazione delle Unioni civili.
Qui di seguito la copertina realizzata da Eleonora Sabet che unisce i colori del “Rosso Noemi” a quelli del Rainbow.
Tra l’altra Noemi questa sera sarà in concerto al Gay Village di Roma la cui stagione estiva 2016 è stata inaugurata lo scorso 1 giugno con madrina d’eccezione Mara Venier e che quest’anno ha una sigla intitolata Who Is Afraid Of Gender che è stata composta da Immanuel Casto e Romina Falconi e che è già in vendita su iTunes. Un brano pensato per la prima volta con lo scopo di uscire dalla cornice del Gay Village in cui si pone l’attenzione solo sul timore che ancora troppe persone hanno nei confronti del gender.