Nostromo (all’anagrafe, Nicolò Santarelli) pubblica il nuovo singolo Le canzoni di mia madre. Il brano è estratto dal disco di debutto del cantautore, Minuetto, in uscita il 15 novembre per Trident Music/Sony.
Le canzoni di mia madre, in radio e negli store digitali dal 20 settembre, è una danza che si muove tra passione e razionalità; è lo scontro tra desiderio e rassegnazione; è un racconto sospeso tra passato e futuro.
Caratterizzato musicalmente da ambientazioni post elettroniche e graffi retrò, il brano di Nostromo parla dell’odore del caffè e della spesa la domenica mattina, degli sguardi in silenzio e della voglia di sognare ciò che non si ha… insomma, di cose normali che fanno la quotidianità.
Il cantautore descrive così il pezzo: “Le canzoni di mia madre è mia madre che mi dice di amare, di vivere nella limpidezza e di scendere, ogni tanto, a compromessi“.
Il brano è stato scritto dallo stesso Nostromo (in fondo all’articolo, trovate il testo mentre qui potete vedere il video pubblicato su YouTube).
Le canzoni di mia madre è il secondo pezzo estratto da Minuetto. Il singolo arriva dopo Giradischi, canzone nella quale Nostromo ha raccontato di quell’amore particolare che non si accetta facilmente ma si desidera più di ogni altra cosa.
Nostromo, il disco di debutto
Nei suoi pezzi, Nostromo si muove tra un tempo che non c’è più e un futuro che non c’è ancora; descrive una situazione di perfetto equilibrio in un presente denso di ricordi, di silenzi, di aspettative e di attese piene di sentimento. Queste sono le caratteristiche dei suoi brani, che si ritroveranno con tutta probabilità anche nell’album di debutto.
Minuetto è composto da 10 canzoni. Qui di seguito, trovate la tracklist del disco:
1. Seni di limone
2. Giradischi
3. Carillon
4. Atomica
5. Le canzoni di mia madre
6. Minuetto
7. Vegan
8. Io tra noi
9. Arriverà
10. Nostromo
Le canzoni di mia madre, il testo
Ecco il testo del nuovo singolo di Nostromo, Le canzoni di mia madre:
Ti immaginavo sotto le lenzuola
ma tanto li non ti ci trovo mai
Tu invece stai alla cassa della Conad ferma in fila con le buste della Crai
E poi mi guardi e siamo a tu per tu
Mi cade tutto e cado giù
Tu che mi guardi con la spesa in mano che mi sorridi e te ne vai lontano
E te ne vai lontano ma non torni più
Ti prego basta smetti pure tu di dirmi quello che potevo fare
Non c’è più tempo e posso immaginare
E posso immaginarti anche se non potrei Volevo solo che mettessi in play
Mi era venuta voglia di ballare, vecchie canzoni, quelle di mia madre
Quelle di mia madre
Ti immaginavo sotto le lenzuola ma tanto li non ti ci trovo mai
E ci ritorno sempre alla Conad ad aspettarti, forse arriverai
Torno a casa e non ci penso più, non ho nemmeno la tv
E me ne resto con le mani in mano e il tuo ricordo se ne va lontano, se ne va lontano ma non torna più
Ti prego basta smetti pure tu di dirmi quello che potevo fare, non c’è più tempo posso immaginare
E posso immaginarti anche se non potrei
Volevo solo che mettessi in play
Mi era venuta voglia di ballare, vecchie canzoni, quelle di mia madre…
Quelle di mia madre e quelle di mia madre
E te ne vai lontano ma non torni più, ti prego basta smetti pure tu di dirmi quello che potevo fare, non c’è più tempo posso immaginare
E posso immaginarti anche se non potrei
Volevo solo che mettessi in play
Mi era venuta voglia di ballare, vecchie canzoni, quelle di mia madre
Quelle di mia madre, quelle di mia madre…
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