I Nuju lanciano il nuovo singolo Ferro e ruggine.
Dal 12 marzo sono disponibili sia l’audio sia il videoclip.
Ferro e ruggine è la prima tappa di un viaggio che porterà la band bolognese, di origine calabrese, al nuovo album nella primavera 2021.
Si tratta di un brano dal ritmo incalzante che è un contributo in musica ad una più ampia riflessione sull’impatto dei social sulla nostra quotidianità.
I Nuju tornano alle proprie sonorità più etniche e world per denunciare l’ombra di negatività che imperversa sulla rete a cui vogliono opporsi:
“Voglio urlare a squarciagola tutto il mio dissenso
sprigionare in un istante solo ciò che penso
mi disperdo in una folla inconsistente”
Il video è composto da un gioco di macchie di colore che si inseguono nel dipingere volti, urla e fughe verso un mondo migliore.
E’ stato disegnato e montato dal fumettista e videomaker Lorenzo Menini, partner storico della band.
CHI SONO I NUJU?
Fabrizio Cariati: voce, synth, cori
Marco “Goran” Ambrosi: chitarre, bouzouki
Davide “Ferro” Ferretti: batteria, percussioni
Gianluca Calò: basso
Lorenzo Iori: violino e synth
I Nuju hanno alle spalle un percorso artistico nato nel 2009 ed hanno sempre abbinato l’impegno sui contenuti sociali e di riflessione politica ad una ricerca senza confini e pregiudizi.
La fusione fra rock e musica etnica, sfociano in un vero e proprio genere urbano meticcio.
I Nuju possono vantare già diversi riconoscimenti, premi, partecipazioni a programmi radiofonici, opening act importanti, singoli, album e molte date live.
La band è al lavoro del settimo album in uscita nella primavera 2021 che seguirà a Nuju del 2010, Atto secondo del 2011, 3° (mondo) del 2012, Urban box del 2015 seguito dall’album/raccolta Pirati e pagliacci ed il sesto album uscito nel 2018.
CREDITI:
Registrato da Andrea Rovacchi al Bunker Studio di Rubiera (RE)
Mixato da Andrea Rovacchi al Sonic Temple Studio di Parma
Assistente di studio Lorenzo Iori
Masterizzato da Andrea Rovacchi
Produzione artistica di Andrea Rovacchi
Testo di Fabrizio Cariati
Musica di Marco Ambrosi e Fabrizio Cariati
