Tanti singoli in uscita questa settimana ma inutile negarlo l’attenzione è tutta puntata su Tiziano Ferro e il suo ritorno con un grande ballad (qui tutte le info sul nuovo album). Ma ora è tempo dei voti tanto “odiati” da alcuni artisti…
Vi ricordiamo che le votazioni espresse al termine della minirecensione sono relative alla carriera dell’artista in questione e non sono da intendere come paragone tra brani di artisti diversi.
I voti inoltre non rappresentano il parere di tutta la redazione di All Music Italia ma di Fabio Fiume, autore dell’articolo.
Baustelle – Lili Marleen
Licenze francesi e saluto tedesco nell’inciso di questo brano molto evocativo nel testo, nei suoni e nell’arrangiamento, con un inciso e bridge cantato a due voci. In alcuni passaggi Bianconi mi ha ricordato le dinamiche ed il timbro di Gaber. Per palati colti e volutamente ( probabilmente ) non adatta ai circuiti mainstream.
Sei +
Mario Biondi – Do you feel like i feel
Con una voce che già è arredamento, Mario torna alle atmosfere che gli appartengono, cosa giusta per festeggiare i 10 anni di carriera che saranno omaggiati da succulento best of. Il brano inedito mette assieme sapori jazz, richiami orchestrali 70’s ed una voce soul come poche. Non aggiunge nulla di nuovo certo, ma conferma con vigore quanto sempre di buono fatto.
Sei ½
Dirotta Su Cuba – Immaginarmi senza te
I Dirotta hanno groove e lo hanno sempre avuto. Da quando si son ricostituiti questo è il brano migliore, perché ce li ripropone con quello che hanno sempre saputo fare al meglio e dove di certo non hanno concorrenza da parte di nuove leve. Puntano a ciò che era loro e fanno bene.
Sette
Tiziano Ferro – Potremmo ritornare
La capacità di raccontare i sentimenti come nessun altro. E’ il Tiziano struggente quello che ha rapito l’attenzione del mondo musicale e come dare torto al mondo? Significherebbe non avere i brividi sentendo un testo del genere e se non li si ha non si è umani abbastanza.
Nove
Giorgeness – K2
Strofe a mo’ di marcia su cui si libera la bella voce, che poi però finisce col fare a gara con la base troppo piena dell’inciso. Il tutto diventa un filo stressante ed ansiogeno da ascoltare due volte di fila, pur mantenendo un suo preciso senso rock, in alcuni passaggi persino hard… non solo come stile.
Cinque
Grido & Chiara Grispo – Strade sbagliate
Rispettati una serie di canoni che permettono spesso ai cantanti hip hop di conquistare l’airplay. Il duetto con la bella voce femminile per un pezzo che può piacere a più palati, che si muove a metà tra ballata e base dance mancata. L’originalità certo è quindi di casa altrove, ma il brano può indubbiamente funzionare.
Sei
Punkreas – Salta
Sempre fedeli a loro stessi i Punkreas sanno come far suonare gli strumenti, con grande padronanza della ritmica. “Salta”, anche dal punto di vista vocale, sembra un pezzo che potrebbero fare i Negrita dopo essersi presi delle anfetamine. Difficili dal punto di vista radiofonico come sempre… ma qualcuno che se ne sbatta dovrà pur esserci no?
Sei ½
Valerio Scanu – Rinascendo
Tappeto elettronico per una ballata che non aggiunge granché alla carriera di Valerio, che si conferma un ottimo vocalist, ma con un repertorio quasi mai all’altezza. Rinascendo conferma la tendenza poi di non grande sapienza in campo scelta singoli, giacché il brano non si sposa con logiche radiofoniche che già spesso sbarrano le porte all’artista sardo. Ma se gliene dai motivo pure tu?…
Cinque =
Paolo Simoni – Ci sono cose che ti cambiano
Un bel testo che gioca con la malinconia dei ricordi, su base elettronica non originalissima ma funzionale. Poche sfumature vocali però fan si che sembra sempre Paolo canti la stessa canzone. E’ proprio l’approccio suo che non cambia mai, cosa questa che lo rende riconoscibile ma un filo poco credibile se quando mi canti un testo serio mi sembri lo stesso di quando sei ironico. La canzone comunque di per se è promossa.
Sei
Ferdinando Vega – La notte
Affrontare un gran pezzo, ancora precisa di un periodo storico glorioso per il nostro pop, è sempre un’ardua impresa. O devi essere fedele, accettando un paragone che vinci solo se sei superiore, oppure devi risvoltare la cosa come un calzino, rispettandone la melodia. Ferdinando la svolta così ed il risultato, pur mantenendo riferimenti 60’s, appare fresco ed attuale. Sembra una rivisitazione alla Delta V.
Sette