Il 23 febbraio 2022, Pablo America ha pubblicato il singolo We are ready to the fight. Come da tradizione, a distanza di qualche giorno, l’artista ha lanciato un altro brano dal titolo Fragole e rock’n’roll confermando il suo bipolarismo discografico.
We are ready to the fight è un brano rock misto a elettronica e old vibes. Pablo America racconta: “Praticamente Federico sa che mi piacciono King Gizzard. Un giorno mi ha girato “Infest the Rats’ Nest”, era uscito a mezzanotte e me lo ero perso. Il giorno dopo sono andato alla Conad ed è successo un fatto assai strano. L’uomo dietro al bancone dei salumi mi ha chiesto quale fosse la mia canzone preferita dei King Gizzard. Non gli ho risposto. Una volta tornato a casa è nata We are ready to the fight“.
Con We are ready to the fight, Pablo America fa immergere l’ascoltatore nelle elettroniche visioni allucinate di un artista che sa essere molteplice nel gusto e nell’attitudine. Finora, brani “club” come Police & Kidz, Grabowski e Loco Loco si sono alternati a canzoni cantautorali come Arianna, Noi non siamo il punk e Ascoltavo i Nirvana. Il percorso musicale di Pablo America è fatto di meraviglia e spaesamento; ed è specchio della sua visione poetica, schizofrenica e duale, del mondo e della musica. Ciò viene confermato dalla pubblicazione del singolo Fragole e rock’n’roll, disponibile negli store digitali dal 3 marzo 2022.
“Fragole & Rock’n’roll parla di me“, racconta Pablo America. “L’ho scritta insieme a Federico. L’ho fatta anche sentire al salumiere fan dei king gizz e gli è piaciuta molto“. Il brano, prodotto da Federico Nardelli e Giordano Colombo, completa la doppietta iniziata con We are ready to the fight; e in qualche modo, è l’altra faccia della medaglia.
Con Fragole e rock’n’roll, Pablo America allontana l’ascoltatore dal turbinio di emozioni adrenaliniche con cui l’aveva travolto, per farlo sentire di nuovo al sicuro. L’artista culla l’ascoltatore con la sua voce e lo trasporta in un mondo “dove finiscon le nuvole ci son le regole“, lanciando il messaggio che forse a volte rimanere sospesi in uno spazio-tempo senza direttive, destabilizza ma fa bene all’anima.