Paolo Li Rosi, professionista poliedrico siciliano che vanta numerose collaborazioni con vari cantanti italiani ha deciso, in questo periodo di sospensione e di inattività del mondo musicale, di dar luogo a riflessioni e soprattutto cerca di infondere speranza a chi lo ascolta.
LA VITA (all’improvviso)
Il suo è un pensiero limpido, corredato da domande profonde sull’esistenza, il suono del siciliano rende tutta l’operazione malinconica ma allo stesso tempo piena di speranza.
Paolo, ci racconta le riflessioni di un uomo che, con lo scorrere inesorabile dei giorni, si chiede:
Testo, tradotto dal siciliano, della composizione:
Ma chi sono? Che faccio? Quanto sono impotente o forse immortale? No. Sono bello, coraggioso, non ho paura, perché so dove andare e cosa fare! Passano i giorni… le risposte cominciano a cambiare colore… Arriva la notte… sogna, è un brutto sogno. Si sveglia ed è tutto vero. Non c’è nessuno per strada! Con me ci sono solo mio padre e mia madre. Le persone che ci vogliono bene sono con noi, a casa…Stiamo a casa che se facciamo i bravi forse “lunedì” ci possiamo di nuovo abbracciare
Un testo scritto e interpretato con la profondità e sensibilità del “momento”, del nostro momento, il momento di tutti, del Mondo.
Ho scritto questa lettera, racconta Paolo, sulle musiche di Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone, inserendo le immagini di una terra suggestiva, come la Sicilia, spinto dalla riflessione che ci appartiene oggi più che mai, ascoltando solo le forti sensazioni che io, come tutti, sto vivendo.
Continua poi con una riflessione sul modo di vivere di oggi:
Le nostre giornate sono guidate da forza e coraggio, a cui però poi si aggiunge la paura, l’incertezza, la costante domanda del quando sarà, del come sarà. Continuo, però, ad essere sempre positivo, ottimista, e apprezzando la bellezza di questo momento di unione familiare, e riflettendo sulle cose importanti e vere della vita, la mia lettera si conclude con un messaggio di incoraggiamento.
Infine un messaggio a tutti per resistere.
Teniamo duro, stiamo a casa e arriverà il finale che tutti stiamo fortemente sperando
Articolo di Anna Ida Cortese