È doveroso che i cantanti si sottopongano come tutti, se richiesto, ad un tampone per il Covid-19 o, in quanto lavoratori possono sottrarsi visto che la legge non lo richiede esplicitamente? È questa la domanda che fa discutere i social in queste ore dopo il caso di Petra Magoni.
Ma facciamo un passo indietro per quanti non avessero seguito la vicenda.
Qualche giorno fa, il 6 agosto per la precisione, l’artista parte del duo Musica nuda, avrebbe dovuto esibirsi in provincia di Lucca al Tuttistannobenefestival L’organizzazione, scusandosi con il pubblico ha deciso di annullare il concerto. Il motivo? L’artista, nei giorni precedenti, avrebbe rifiutato di sottoporsi al tampone presentandone il risultato.
Queste le motivazioni della Magoni svelate in un’intervista a Il Corriere della sera:
“Nella corrispondenza via e-mail agli organizzatori nei giorni precedenti ho sollevato dubbi sulla legittimità della richiesta, che non era contemplata negli accordi iniziali. Nel decreto legge in vigore da ieri non ci sono disposizioni riguardo chi sta lavorando ma solo verso chi sta fruendo del servizio”.
Per avvalorare le sue parole l’artista ha fatto riferimento anche ad un comunicato di Assomusica che specifica che tecnici e musicisti non sono tenuti ad avere il green pass per svolgere il proprio lavoro. ..
La Magoni, forse in vena un po’ polemica, ha aggiunto: “a che titolo avrebbero potuto controllare il mio tampone (che avevo con me) trattandosi di dati sensibili come specificato dal Garante della privacy”.
In ogni caso all’organizzazione del Festival tutto ciò non è interessato e infatti la data è stata annullata in quanto, obbligo o non obbligo, risulta doveroso accertarsi della negatività di coloro che accedono ad un evento pubblico, anche se dal palco (dove sono comunque a contatto con tecnici, musicisti, promoter etc…). Ecco quanto dichiarato dagli organizzatori:
“La nostra linea è da sempre la responsabilità nei confronti di una comunità che cerca da due anni di ripartire. A fronte di una comunicazione chiara e netta sulla necessità di avere una dimostrazione di negatività al virus conforme alle direttive del sistema sanitario nazionale, ci è stato comunicato un rifiuto da parte dell’artista Petra Magoni di seguire la direttiva di comportamento definita da ‘Stanno Tutti Benei che fa riferimento alle indicazioni del decreto legge dello scorso 23 luglio.
Per noi questo rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti di quanti, operatori del mondo dello spettacolo e volontari, lavorano da mesi per rendere possibile questo spazio di condivisione. Ecco perché non potremo ascoltare un concerto a cui tenevamo molto”.
La questione comunque rimane aperta e il dibattito anche. Un artista è tenuto ad osservare le regole, anche se queste non scritte ma dettate dal buon senso e dal rispetto verso il pubblico che fa lo stesso? Il popolo del web sembrerebbe rispondere di sì. Voi cosa ne pensate?
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