21 Febbraio 2022
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21 Febbraio 2022

PIANISTA INDIE lancia il nuovo singolo “La droga”, un brano in cui presenta un registro vocale diverso dal solito

Uno dei cantautori più interessanti e misteriosi della scena contemporanea, torna dopo poco più di un mese dall'uscita di "Patagonia"

Pianista Indie La droga
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Pianista Indie La droga testo del nuovo singolo che esce venerdì 18 febbraio, già disponibile in pre-save.

Pianista Indie pubblicherà tra poche ore il suo nuovo singolo fatto di archi, grilli e pianoforte. Si intitola La droga e disegna un quadro ricco di citazioni, grondante di dettagli trasportati dal quotidiano all’infinito. Uno di quelli che guardi e riguardi per trovare il particolare che – forse – prima ti era sfuggito.

Il testo, scritto e cantato dall’artista stesso, è sicuramente il cuore di questa canzone. Qui troviamo Pianista Indie con un registro vocale inaspettato.

Pianista Indie La droga

Ecco come Pianista Indie ha raccontato il nuovo singolo La droga:


La vita è troppo breve per non essere vissuta con passione e voracemente. La mia paura più grande è quella di arrivare alla fine del viaggio e non aver goduto del panorama, sarebbe uno spreco insopportabile.

Per questo ho scelto “di lasciare il tempo dentro gli orologi delle mie cattive abitudini”, e vivere le mie passioni (le mie “droghe”), tutto quello che mi fa stare bene, senza orologio alla mano.

Ho provato ad allontanarmi da loro ma vivo peggio e non mi riconosco. Le nostre passioni pulsanti – non il nostro lavoro – sono il motivo di questa esistenza ed è così che voglio viverla. Questa canzone è un’istantanea della mia vita fino ad oggi, “non mi dire cosa devo fare perché non lo farò mai”.


PIANISTA INDIE LA DROGA TESTO

Dopo avere visto 1000 volte il goal di Tardelli
Dopo avere professato per 100 anni un’arte laica
Dopo avere accompagnato mio nonno a morire in un campo di bocce
Dopo avere misurato la distanza tra te me e le stelle
Dopo avere disegnato l’odio con l’Uniposca
Dopo avere bevuto fumato e letto Bukowski
Dopo aver imparato a memoria i nomi delle band di Seattle
Dopo Baggio, Shumacher, Che Guevara e Fidel Castro

Sembri un po’ depresso
Conosci te stesso
Ho lasciato il tempo dentro gli orologi
Delle mie cattive abitudini

Con la droga in testa e la città deserta
Con la droga in testa e la città deserta
Non mi dire cosa devo fare
Non lo farò mai
Non mi dire dove devo andare
Perché non ci andremo mai

Dopo 7 minuti di terrore c’è Marte
Dopo i 5 continenti preferisco l’Antartide
Dopo i calci le ronde i pescecani e gli enigmi
Dopo tutte quelle notti da protagonisti
Dopo il vuoto nel pop e il pop nel vuoto
Dopo i dischi di platino come ricariche Wind
Dopo i dpcm e i tatuaggi in faccia
Dopo la tua reazione alla mia figuraccia

Sembri un po’ depressa
Conosci te stessa
Ho lasciato il tempo dentro gli orologi
Delle mie cattive abitudini

Con la droga in testa e la città deserta
Con la droga in testa e la città deserta
Non mi dire cosa devo fare
Non lo farò mai
Non mi dire dove devo andare
Perché non ci andremo mai

E adesso le luci della strada
Sembrano le stelle
Ho lasciato il tempo dentro gli orologi
Delle mie cattive abitudini

Con la droga in testa e la città deserta
Con la droga in testa e la città deserta
Non mi dire cosa devo fare
Non lo farò mai
Non mi dire dove devo andare
Perché non ci andremo mai
Perché non ci andremo mai
Perché non ci andremo mai