È morto qualche giorno fa all’età di 93 anni, dopo una lunga malattia, Piero Angela. Volto storico della Rai dal 1952, il più grande divulgatore italiano della storia contemporanea nonché eccellente pianista e grande amante della musica jazz. Oggi, 16 agosto, di fronte alle alte cariche della tv di stato e a tante persone che lo hanno amato e stimato, si sono svolti i funerali dell’uomo che, oltre ad una grande eredità morale, ci lascia nuove puntate di SuperQuark e un disco jazz.
Piero Angela se ne è andato via colmo di gratitudine per la vita che ha vissuto lasciandoci parole difficili da dimenticare:
“…È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccioPiero Angela“
Quel “Cercate di fare anche voi la vostra parte per questo nostro difficile paese” riassume il suo spirito, la sua eredità morale e un qualcosa su cui riflettere per costruire un futuro che parte da oggi, anche in ritardo volendo dirla tutta.
Piero Angela il disco jazz e nuove puntate di SuperQuark
Lo aveva detto lui stesso nella sua lettera di addio ai telespettatori: “Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia“. Lo ha confermato il figlio, Alberto Angela, durante il discorso di commemorazione:
“Ha attraversato questo ultimo periodo con i piedi per terra, con grande razionalità, quando ha saputo il tempo che gi rimaneva ha fatto un calcolo a spanne e ha registrato le puntate di SuperQuark che andranno in onda nei prossimi giorni, ha registrato un disco e dopo aver scritto quel post è andato via“
Piero Angela, con il nome d’arte di Peter Angela, aveva iniziato la sua carriera proprio come musicista jazz. Poi non seppe resistere alla chiamata della Rai e lasciò la musica per diventare quello che tutti abbiamo conosciuto: il simbolo di una tv intelligente, educata, senza tempo.
Ma l’amore per il pianoforte e per il jazz non lo ha mai abbandonato.Di sovente nei suoi programmi, quando l’argomento trattato veniva a contatto con il mondo della musica, tornava a suonare il pianoforte anche in televisione. E ora ci lascia un disco Jazz, pare registrato con uno dei più grandi jazzisti italiani, Diego Piana, in uscita prossimamente.
Qui a seguire un estratto del discorso commemorativo del figlio Alberto:
“Non è facile per me fare questo discorso, di solito vado a braccio, ma spero mi capirete. Le persone che amiamo non dovrebbero mai lasciarci, però accade. Vorrei partire dall’ultima cosa che ha fatto papà, quello è stato l’ultimo discorso che, con poche forze, mia sorella e io lo abbiamo raccolto e trascritto, è un discorso non ufficiale è come un discorso a fine serata agli amici… C’è molto affetto e molto amore nei confronti di tutti. E’ riuscito a unire e non dividere tutti. Il suo stile e il suo tatto lo conoscete tutti.
La cosa bella che ci ha colpito è il ritorno sotto forma di messaggi, di articoli. Questi giorni per me sono stati una tempesta, ma se ne esce. Erano messaggi non di sofferenza, ma di amore, di sentimento, il sentimento è qualcosa che rimane e si trasforma in valore e questo rimane, e credo sia il miglior vestito per papà.
L’ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole ma con l’esempio, in questi ultimi giorni mi ha insegnato a non aver paura della morte, non l’ho mai visto in mezzo allo sconforto, alla tristezza al dolore. quando abbiamo fatto lo speciale sullo sbarco sulla luna di 50 anni fa, aveva una quantità di esperienza, una vita riempita, ed è per quello che lui se ne sia andato soddisfatto.
Lui amava questo aforisma di Leonardo Da Vinci ” Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire”. Riempire la vita è un insegnamento per tutti… L’eredità che ci lascia è importante, non è un’eredità fisica ma di atteggiamento della vita. Concludo come ha detto lui “fate la vostra parte”, anche io cercherò di fare la mia. Grazie”.