Era nato a Torino nel 1928, il 22 dicembre. E’ morto a Cagliari, oggi, 12 agosto all’età di 93 anni Piero Angela, il grande divulgatore della televisione italiana. Giornalista, conduttore, saggista ma anche musicista con un grande amore per il pianoforte e il jazz.
“Gli individui che incontrano il maggior successo (e non solo con le donne) solitamente sono forti dentro e cortesi fuori. È un po’ come per il pianoforte. Ricordo sempre quello che mi diceva la mia vecchia insegnante di pianoforte: per avere un buon tocco occorrono dita di acciaio in guanti di velluto… Forse anche nella vita è così” aveva raccontato in un’intervista.
Piero Angela iniziò a prende lezioni private di pianoforte all’età di sette anni. Presto nacque l’amore per la musica jazz che suonava ventenne nei locali torinesi con il nome d’arte di Peter Angela.
Negli anni ’50, insieme con il batterista Franco Mondini, formò un trio jazz che lavorò con Nini Rosso, Franco Pisano, Nunzio Rotondo, Franco Cerri e Rex Stewart. Il suo amore per la musica non passò mai ma il destino aveva in serbo altro per Piero Angela che, nel 1952 venne assunto dalla Rai e si dedicò al giornalismo diventando con gli anni, grazie a programmi come Quark e SuperQuark, il più grande divulgatore italiano.
Di sovente nei suoi programmi, quando l’argomento trattato veniva a contatto con il mondo della musica tornava a suonare il pianoforte anche in televisione spesso accompagnato da grandi jazzisti.
Piero angela è morto oggi, 13 agosto 2022
“Buon viaggio papà“. Con queste parole Alberto Angela ha salutato sui social il padre di cui fin da giovane aveva seguito i passi in tv e non solo. Un grande uomo che, nel 2004 era stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e, lo scorso anno, si era guadagnatoil titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Lo stesso Piero Angela aveva lasciato un messaggio sul sito di SuperQuark nei giorni scorsi…
“Cari amici mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi.
Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
“È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio“.
Piero Angela ha registrato un disco jazz con uno dei massimi esponenti del jazz italiano, Dino Piana, che vedrà la luce prossimamente.
Tra gli artisti che lo hanno ricordato sui social ci sono i Pinguini Tattici Nucleari e Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale:
“Fin da piccoli Superquark è sempre stato un appuntamento immancabile per noi sei, così come per milioni di altri in Italia. Non era solo una questione di cultura o conoscenza: ci hai insegnato lo spirito critico. Hai rappresentato un modo alternativo di fare televisione.
Le volte in cui ti sei messo al piano in trasmissione ci hanno entusiasmato, perché era come se in qualche modo stessi avvicinando il nostro mondo al tuo. Ti sei sempre battuto con il Cicap, il comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, per farci capire che il paranormale non esiste, che le ‘presenze’ non esistono. Ci perdonerai però se continueremo a sentirti vicino per sempre. Ciao Piero “
Lodo Guenzi
“Ciao Piero
Sei stato una parte serena della mia infanzia, e di molti di noi. Hai raccontato a me da bambino una cosa che ti cambia la vita da adulto: più cose sai, più ti diverti. Ricordo casa dei nonni, e poi aria sulla quarta corda che partiva, e ci si sedeva piano per immergersi sotto il mare, o nel passato lontano, tra gli antichi greci, gli egizi, nel regno degli uccelli o al centro infuocato della terra.Ti ho voluto bene da piccolo e da adulto, quando ho scoperto che eri un gran pianista, ti ho chiesto di venire a Sanremo a suonare con noi e tu, giustamente e come un gran signore, hai detto no. Non posso, sono una persona di scienza. Che strano pensarlo adesso, il 900. Adesso che segretari di partiti di maggioranza vanno da Maria de Filippi vestiti da Fonzie, che ministri dell’interno fanno campagna elettorale ubriachi al papeete, che tutti fanno tutto pur di apparire, che strano il tuo secolo in cui a dove appari si preferiva il cosa sei.
E mi sono sentito stupido, e avevi ragione. La tua ultima lezione me l’hai data da adulto. A me, e a qualche milione di ragazzi fuori dal tempo, tra l’antica Atene e l’infinità del cosmo”