E’ uscito per Alfredo Music con distribuzione Artist First il nuovo singolo del cantautore Piji, che arriva dopo il buon riscontro di Misanthropy Village (ne abbiamo parlato Qui).
Il nuovo brano ha un titolo davvero lungo: Non ho capito cosa mi capita quando mi capita che capita che capiti qua.
Il singolo è stato prodotto da Phil Mer e Daniel Bestonzo e racconta le conseguenze dell’amore e i suoi effetti magici su ogni angolo di un appartamento. Uno spaccato romantico sulla vita intima di due persone tra le mura domestiche. Un amore che anima l’intera casa e la fa vivere di vita propria, oggetto per oggetto.
Non ho capito cosa mi capita quando mi capita che capita che capiti qua si contraddistingue per sonorità che spaziano tra pop, elettronica e jazz.
Accanto a Piji hanno suonato: Gian Piero Lo Piccolo (clarinetto), Daniel Bestonzo (programmazione e tastiere), Phil Mer (programmazione e batteria), Egidio Marchitelli (chitarra manouche) e Gabriele Cannarozzo (basso).
PIJI NON HO CAPITO COSA MI CAPITA QUANDO MI CAPITA CHE CAPITA CHE CAPITI QUA
“L’amore è una forma di magia. Una forza ampiamente surreale che fa muovere le cose e gli umani in maniera del tutto inedita. Una specie di doping bianco, benefico, completamente naturale, che attiva energie sconosciute prendendole chissà da dove.
Nessun artificio chimico o alcolico, tutto molto bio, eppure in grado di stregare chiunque si trovi in quella condizione. E come succede nella magia, non ci si capacita di come funzioni il meccanismo. Semplicemente, capita.”
Queste le parole di Piji. Il cantautore prosegue:
“Questo è ciò che volevo raccontare stavolta. Di me, di tutti, quando non capiamo bene cosa ci stia succedendo in quei momenti ma sappiamo benissimo che sì, qualcosa sta succedendo.
E i segnali sono ovunque. In casa, ad esempio.L’innamoramento mi modifica e la mia casa passa dall’essere inanimata (come è giusto che siano degli oggetti!) a vivere letteralmente di vita propria, respirare, rifiorire, animarsi davvero, perfino umanizzarsi e parlare, a voler far correre la fantasia.
Ed è quello che ho provato a fare scrivendo questa canzone. Semplicemente reificare, rendere concreto l’astratto, provando a descrivere quello che mi capita quando mi capita questa assurda, bellissima, magia.”