Piotta è l’interprete della sigla di Suburra – La serie, in onda su Netflix dal 6 ottobre. La canzone è 7 Vizi Capitale, contenuta nell’album del rapper romano Nemici del 2015.
I primi due episodi della serie sono stati presentati in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia. La loro proiezione ha svelato la colonna sonora.
All’indomani della presentazione, Piotta ha commentato con un post su Facebook l’inserimento del suo brano…
“È un brano a cui tengo moltissimo, perfettamente in linea con la mia recente produzione, soprattutto per le tematiche“. Ha poi aggiunto: “racconta Roma oggi, e non è un caso sia così scuro, notturno, tagliente. Accanto a me, per l’occasione, ho voluto gli amici de Il Muro del Canto, con l’inconfondibile voce di Daniele Coccia e la poesia di Alessandro Pieravanti“. Nel post, infine, il rapper ha manifestato la propria soddisfazione che lo spessore del brano sia stato colto appieno.
7 Vizi Capitale parla di Roma, città bellissima ma anche culla del potere, dei vizi e delle speculazioni (ne abbiamo parlato qui).
La canzone di Piotta descrive così la Capitale: “Roma cruda, santa e dissoluta, ama e non perdona, ti divora come un barracuda“. Il testo rispecchia lo spirito e la trama di Suburra. La serie è il prequel dell’omonimo film di Stefano Sollima del 2015, ispirato al romanzo di Giancarlo De Cataldo e Massimo Bonini.
I dieci episodi di Suburra – La serie sono diretti da Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi. Nel cast, ci sono Alessandro Borghi, Giacomo Ferrara, Eduardo Valdarnini, Claudia Gerini, Filippo Nigro, Francesco Acquaroli, Adamo Dionisi.
In occasione della messa in onda della serie uscirà una versione speciale dell’album Nemici. Il disco sarà disponibile dal 13 ottobre. Sarà realizzato anche un vinile 7″ pollici della sigla in edizione limitata. Entrambi i dischi sono pubblicati da La Grande Onda e distribuiti da Artist First.
AGGIORNAMENTO DEL 5 OTTOBRE 2017
Dal 6 ottobre Piotta torna in radio con 7 Vizi Capitale.
Il singolo è la radio edit del brano contenuto nell’album Nemici del 2015; ed è stato realizzato appositamente dopo che 7 Vizi Capitale è stata scelta come sigla di Suburra – La serie. La canzone ha un testo rap, racchiuso in un’atmosfera crepuscolare e malinconica; ed esprime perfettamente lo spirito della serie. Nel brano (qui potete vedere il video), Piotta duetta con Il Muro del Canto, gruppo romano il cui leader è Daniele Coccia.
Il brano 7 Vizi Capitale viene lanciato in contemporanea con la messa in onda di Suburra: dal 6 ottobre, infatti, è disponibile su Netflix la prima stagione. La serie, composta di 10 episodi, è la prima prodotta in Italia da Netflix ed è distribuita in tutto il mondo.
Dopo il lancio del singolo uscirà una versione speciale – in doppio cd – dell’album Nemici di Piotta; nonché un vinile 7″ pollici della sigla in edizione limitata, con la copertina disegnata dal famoso street artist Diamond.
Ecco il testo di 7 Vizi Capitale:
[Piotta]
Nord, Sud, Ovest, Est, Roma è
così grande che di notte ti prende, ti inghiotte
fot*e la mente
un gigante che tu culla tra le urla che non sente
ti compra, ti vende, ti innalza, ti stende,
ti usa se serve, ti premia, ti perde
chi parte, chi scende, chi bluffa, scala
fredda come all’artico Sahara
dentro alle coperte tue, questa notte che te non ci sei
nuda come a Roma ed è così che ti vorrei
che dal mare ripercorre il cielo come l’acqua e il fiume
che paure non ne hai… avute mai
donne come lei che mi lega le sue corde
tese? di andare con candele accese
nere come il Sanpietrino, bianchi come il marmo
come gocce di rugiada che riflettono il mio sguardo
Roma cruda, Roma cruda
Roma cruda
[Il Muro Del Canto]
Nuda come la bellezza grande come Roma
Santa e dissoluta Roma ama e non perdona
Roma ti divora come un barracuda
Roma nuda, nuda, nuda,
nuda come la bellezza grande come Roma
Santa e dissoluta Roma ama e non perdona
Roma ti divora come un barracuda
Roma nuda, nuda, nuda
[Piotta]
Levante, ponente, maestrale, scirocco
le rose, i venti, le spine un rintocco
mi blocco, tramonto, palazzi fino al mare
sette vizi capitale, sembra di affogare
nel bianco e nero di un ricordo che non m’appartiene
in mezzo a canti di sirene, (ferme?) come iene
dove sete di vendetta veste sete su misura
Roma benedetta a volte Cristo a volte Giuda
Roma barbara e cultura, dna complesso
Roma è così che fa, seduce dall’ingresso
triste come un tango, tra l’oro e il fango
Roma è un passo a due volteggiando sull’asfalto
Roma è un volto stanco, di Madonna con le lacrime
gelosa, invadente, custode d’anime
curiosa, indolente, infedele, preghiera
Roma mani infami dentro l’acqua santiera
[Il Muro Del Canto]
Nuda come la bellezza grande come Roma
Santa e dissoluta Roma ama e non perdona
Roma ti divora come un barracuda
Roma nuda, nuda, nuda,
nuda come la bellezza grande come Roma
Santa e dissoluta Roma ama e non perdona
Roma ti divora come un barracuda
Roma nuda, nuda, nuda,
Roma cruda, Roma cruda
Roma cruda
Roma cruda, Roma cruda
Roma cruda
[Il Muro Del Canto]
Nuda come Roma, grande come la bellezza
na madre premurosa, che te mena e t’accarezza
lavoratore stanco, pezzo grosso, bandito
vorresti esser tu stanotte er figlio preferito
ma sei come a tutti l’altri, vacce stanche alla fermata
occhi bassi, mani in tasca, a ripensà alla tua giornata
tutto ciò che c’hai, te lo sei dovuto sudare
zero privilegi stile mafia capitale
quelli che c’hai intorno, alla vita gli hanno dato un prezzo
er compenso giornaliero per consumarse pezzo a pezzo
poi alzi l’occhi vedi Roma
e chi vive davero sta città, ritrova il senso a tutto
e non se ne vo più annà, non se ne vo più annà, non se ne vo più annà
Articolo di Fabio Gattone per All Music Italia