27 Giugno 2024
di Direttore Editoriale
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27 Giugno 2024

L’album di Piotta fuori dalle Targhe Tenco: “Non rispetta i requisiti”. Il regolamento e il sistema delle auto candidature

Dopo il post social del rapper arriva la nota stampa ufficiale del Club Tenco

Piotta Targhe Tenco
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Piotta escluso dalle Targhe Tenco: il suo disco non rispetta i requisiti.

Il 2024 non sembra essere un anno fortunato per Piotta. Nonostante i rumors che lo davano tra i papabili per un posto tra i big del Festival di Sanremo 2024, il suo ottimo disco, ’Na notte infame, è rimasto fuori dalle candidature delle Targhe Tenco in quanto non soddisfava i requisiti per la categoria Miglior Album in dialetto. Ma facciamo un passo indietro…

Ieri sono state rese note le cinquine degli artisti, dei brani e dei dischi candidati alla vittoria della Targa Tenco e l’album di Piotta non era presente tra loro nonostante pare abbia ricevuto molti voti.

Alla luce di questo Tommaso Zanello, ovvero Piotta, ha pubblicato un post sulle sue pagine social:

Ieri come avete visto sono uscite le cinquine del Premio Tenco. Pur avendo ricevuto tantissimi voti da molti dei giurati, che ringrazio uno per uno, ’Na notte infame non è dentro.

Girano voci che questi voti non siano stati proprio presi in considerazione. Se fosse così mi chiedo: ‘Come mai?’

Se il Club Tenco – Premio Tenco potesse darci la motivazione darebbe prova di grande trasparenza, per rispetto di tutto il progetto, viste anche le motivazioni da cui nasce e di tutti i giornalisti che votano”.

Partiamo da un presupposto: nella prima fase le Targhe Tenco funzionano per autocandidature. Qualsiasi artista o ufficio stampa può segnalare un disco, una canzone o un progetto. Anche i giornalisti stessi possono votare canzoni e album che non sono presenti nella lista degli autocandidati.

Il disco di Piotta è stato presentato per la categoria Miglior Album in Dialetto (o lingua minoritaria parlata in Italia), cinquina in cui sono entrati i dischi di Eleonora Bordonaro, Mesudì, Setak, Massimo Silverio e Davide Van De Sfroos.

A quanto pare, il disco del rapper romano non soddisfa i requisiti del regolamento del Club Tenco, che riporta: “devono contenere almeno la metà dei brani che siano afferenti alla categoria nella quale concorrono, salvo casi particolari da valutare di volta in volta”.

Da qui la risposta del Club Tenco a mezzo nota stampa:

Il Club Tenco, in nome della trasparenza che da sempre lo contraddistingue, risponde a Tommaso Zanello, in arte Piotta, in merito alle votazioni delle Targhe Tenco, e lo fa pubblicamente, nelle stesse modalità di richiesta dell’artista.

Le cose stanno così: il disco ‘Na notte infame ha ricevuto diversi voti dai giurati, ma nella categoria Miglior album in dialetto e, secondo i parametri inequivocabili del nostro regolamento, i testi dell’opera non sono scritti e cantati per oltre il 50% in alcun dialetto o lingua minoritaria. ”.

Considerazioni sulle autocandidature

Perché il metodo delle autocandidature non ci convince? Con l’autocandidatura si rischia non solo di non essere nella categoria giusta, ma anche che vincano gli artisti più esposti o meglio promozionati.

Infatti, è la stampa musicale l’organo votante alle Targhe Tenco, e la stampa riceve dall’organizzazione centinaia di link e di proposte da valutare per le cinquine, che sono il frutto delle autocandidature.

Si tratta di un quantitativo di proposte che nessuno, nemmeno chi di lavoro si occupa di musica giornalmente, potrebbe mai ascoltare. Tantomeno gratuitamente e sottraendo tempo al proprio lavoro retribuito.

Questo può portare a risultati dove ad andare avanti siano spesso i dischi degli artisti più noti, dei progetti più esposti mediaticamente o quelli con uffici stampa più “insistenti”.

Non che la stampa si faccia influenzare, ma molte segnalazioni per i dischi candidati arrivano dagli uffici stampa. Lo stesso avviene per i nostri colleghi.

Niente di nuovo visto che succede anche in grandi premi internazionali come gli Oscar.

Per questi motivi, negli scorsi anni abbiamo suggerito più volte all’organizzazione di creare un comitato che ascolti tutto e selezioni una rosa iniziale ben delineata di canzoni, dischi e progetti da cui trarre un numero ragionevole di proposte che la stampa andrà a votare.

LA RISPOSTA, IRONICA, DI PIOTTA AL CLUB TENCO

Dopo che la nota stampa del Club Tenco è stata diffusa Piotta ha deciso di rispondere con video sarcastico in cui dialoga con un musicista.

  • A fiorentì, ma l’hai saputo del fattaccio?
  • Di che fattaccio? del vicolo del Moro?
  • Si vabbè, peggio! del premio Tenco!
  • e che è successo?
  • Ci hanno fatto fare degli album in dialetto perché ci avevano detto che era in dialetto
  • Ma che stai dicendo?
  • Si e ce l’ho messa tutta io, nomi, luoghi, citazioni, poeti, cadenza… perché il mio è romano del 2024 mica come il tuo dell’800’
  • Vabbè quello dell’800’ non lo canta più nessuno…
  • Che poi voglio dire, “‘na notte infame” ti pare longobardo a te come titolo?
  • *canta* “Ho dormito insieme ai sogni e mi son svegliato che erano tutti accanto a me”
  • Erano! hai detto bene! se lo so’ pijato er sogno… con tutti i voti che abbiamo preso…. approposito… Ma sti voti quanti sono stati esattamente?

Ecco a seguire il video pubblicato da Piotta.