Ci occupiamo di un lungo sfogo di Povia che, attraverso la propria pagina Facebook ha lanciato accuse pesanti contro un sistema organizzato, reo a suo dire di cercare il monopolio dei concerti (in particolar modo le diffusissime feste di piazza estive) per alcuni artisti, screditando lui in maniera scorretta e infamante.
Un’agenzia di spettacolo batterebbe il territorio nazionale per incontrare comitati organizzatori di eventi live, per proporre i propri cantanti a scapito suo, utilizzando metodi non troppo ortodossi.
Secondo il cantautore, diventato celebre per la partecipazione a Sanremo 2005 – fuori gara – con la hit I bambini fanno Oh e per la vittoria della stessa kermesse l’anno successivo con Vorrei avere il becco, questi impresari al sentirsi rispondere che loro vorrebbero avere Povia, attiverebbero una macchina del fango contro di lui, con il fine ultimo di gettare cattiva luce su Povia in modo che Comuni e Pro loco preferiscano dirottare la scelta su altri cantanti.
Una serie di accuse pesanti e infamanti, davvero molto varie e capaci di spaziare dalla sfera personale a quella economica, snocciolate con dovizia di particolari ad una ad una da Povia in un video diretto al suo pubblico, ne quale racconta di numerosi concerti annullati a causa di questo sistema attivato contro di lui.
In primis per smarcarsi dalle infamanti accuse di essere un drogato snocciola anche i dettagli di quando ha abbandonato l’unico suo vizio passato, le sigarette.
Recentemente avrebbe perso una data perché tacciato di alcolismo e di arrivare sbronzo sul palco, nonostante ci tenga a dire che beve “solo birra analcolica”.
Altre date sarebbero saltate perché gli organizzatori hanno creduto a chi ha detto loro che Povia sarebbe ritardatario e che spesso abbandoni il palco a metà concerto, lo stesso palco dal quale secondo i detrattori motivati a fargli perdere date e credibilità bestemmierebbe con disinvoltura.
Nel mirino di questa organizzazione infamante anche l’apparato tecnico, preso di mira per far credere a Comuni e Pro Loco che lo spettacolo di Povia consisterebbe in due casse e tre musicisti, mentre in realtà si troverebbero un entourage di 15 persone e un impianto capace di coprire 40’000 persone.
CI SONO RIMASTO MALISSIMO, INFAMI, INFAMI, INFAMI FALSI! Video per tutti i comitati feste, comuni e proloco. Se lo…
Posted by Giuseppe Povia on Martedì 5 maggio 2015
Spazio anche alle accuse di natura economica, con un Povia che a volte viene descritto come fuori mercato con cachet da oltre 20mila Euro a data, altre come “poveraccio” che si accontenterebbe di due lire. Due vie diverse per screditare un artista che a suo dire in questo momento non se la sta passando benissimo, con guadagni risicati che metterebbero a rischio il suo futuro nella musica e l’autoproduzione del suo nuovo album che sarà intitolato Nuovo contrordine mondiale.
Non sappiamo quanto la realtà descritta da Povia sia diffusa, ma siamo certi che lo stesso denuncerà le agenzie che operano in questo modo avendo dimostrato di voler metterci la faccia e andare fino in fondo nell’affrontare le questioni che gli stanno a cuore.
Nel frattempo restiamo in attesa del calendario live della stagione estive di Povia, certo che saprà trovare realtà ben disposte ad ospitarlo con il suo repertorio che in più occasioni ha suscitato polemiche, così come siamo certi faranno queste sue dichiarazioni.