Nei giorni scorsi Donatella Rettore, attualmente impegnata nella promozione della sua prima autobiografia, Daduffa, ha rilasciato un’intervista al sempre interessante Gaspare Baglio per Rolling Stone. Tra i tanti argomenti trattati c’è anche il Festival di Sanremo 2022, edizione che l’ha vista ritornare in gara anche se la canzone che avrebbe dovuto cantare non era che abbiamo ascoltato.
Rettore è arrivata all’Ariston in coppia con la giovane cantautrice Ditonellapiaga e con il brano Chimica, canzone che ha ottenuto la certificazione disco di platino per le oltre 100.000 copie/unità.
In realtà la canzone presentata in gara dalla cantautrice era Ciao Ciao, brano de La Rappresentante di lista che poi, su volere di Amadeus, è stato proprio il duo a presentare in gara…
“È stato divertente, perché Ciao ciao era scritta per me. Amadeus mi aveva invitato e gli ho mandato il pezzo cantato da Veronica della Rappresentante di Lista perché aveva fretta di sentirlo. Lui ha detto – Ma io questa canzone la voglio cantata dalla Rappresentante di Lista. Tu cerca un altro pezzo. C’era questa ragazza romana, Ditonellapiaga, con Chimica, un brano carino e un po’ maliziosetto…
A Dario e Veronica ho detto guardate che a Amadeus vi vuole a Sanremo…“
Non stupisce questa rivelazione in quanto Amadeus sembra essere molto affezionato al duo musicale visto che, in un modo e nell’altro, hanno preso parte o la prenderanno, a tutti i suoi quattro Festival. Nel 2020 come ospiti di Rancore, nel 2021 e 2022 in gara, e nel 2023 come autori del brano dei Cugini di Campagna.
E in fondo, va detto, alla fine dei conti Ama non ha sbagliato visto che sia Chimica che Ciao Ciao sono stati dei successi.
Tra l’altro nel corso dell’intervista Rettore, nota per la sua schiettezza, ha espresso su domanda esplicita dell’intervistatore il suo parere anche sull’abbandono del velo da parte di Cristina Scuccia, ex Suor Cristina:
“Ma vaaaaa, quella mi è sempre stata sulle palle in una maniera… non ha mai avuto la vocazione“.
Insomma di Donatella si potrà dire quello che si vuole ma non di certo che sottrae alle domande scomode nelle interviste.