Ospite a Rtl 102.5 Rita Pavone, in gara al Festival nel 2020 con Resilienza ’74, a 48 anni dall’ultima partecipazione, ha parlato di Sanremo 2023, dei possibili favoriti e criticato il fatto che ci siano, a suo dire, poche donne in gara.
Il tutto è avvenuto nel corso di Non Stop News, programma con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi, Massimo Lo Nigro e Rita ha cominciato proprio parlando del suo ritorno al Festival avvenuto nella prima edizione di Amadeus…
“Partecipare come concorrente a Sanremo 2020 è stato eccezionale, mancavo da 48 anni. È molto più interessante concorrere che partecipare come ospite, mostri qualcosa che la gente ancora non conosce.
Ci sono tanti giovani in gara? Io sono nata in una generazione di giovanissimi quando c’erano Claudio Villa e Achille Togliani, chiaro che i giovani possono dare ‘fastidio’ ai big. Poi, arrivare è facile ma rimanere è difficile.
Quest’anno festeggio 60 anni di carriera, ho fatto un sacco di cose e stare qui significa aver seminato bene. Non conta tanto la partenza ma quanto dura il viaggio. Ora è il loro momento, vedremo fra una decina di anni chi di loro resterà“.
Anche sulla presenza con un video messaggio del Presidente Ucraino Zelensky, evento molto criticato dai media, Rita Pavone ha le idee chiare:
“Tutti gli anni c’è stato qualcuno che ha parlato di cose importanti che non c’entrano con la musica. Li abbiamo sempre ascoltati e ascolteremo anche Zelensky. È una cosa già accaduta in passato e non mi sorprende”
I preferiti della cantante, quelli che potrebbe secondo lei strappare la vittoria sono diversi, ma uno su tutti… Marco Mengoni:
“Ci sono delle bellissime voci, da Mengoni a Giorgia, sarà una bella battaglia. Credo che ci siano alcuni nomi favoriti: Mengoni è proprio fuori categoria, poi c’è Giorgia e qualche outsider. Tutti bei nomi ma ci sono poche quote rosa.”
Su quest’ultimo punto Amadeus è sempre stato chiaro… sceglie le canzoni, al di là che siano di uomini o donne.
Rita Pavone chiude con una riflessione sulla sua lunga carriera:
“Avevo pensato di fare la corista e mi pareva già una grande cosa, non mi sarei mai aspettata quello che ho ricevuto. Sono stata in America e Inghilterra quando non esistevano ancora i social, ho fatto tantissime cose. Non mi aspettavo tutto questo da me. Sono un metro e cinquantatré e non sono mai stata bella, eppure ho fatto una carriera straordinaria, questo significa che il talento conta ancora qualcosa e ne sono orgogliosa“