Rock Down – Altri cento di questi giorni il reading del diario scritto durante la pandemia da Michele Monina e diventato una vera e propria perfomance lunga 7 ore e 15 minuti ha raggiunto il suo obbiettivo e ora sarà sottoposto alla certificazione del Guinness World Records come lettura di maggiore durata di un unico libro.
Slow Music ha organizzato e prodotto Rock Down- Altri cento di questi giorni, un percorso in cui 307 volti e voci, alcuni noti, altri no, hanno letto gratuitamente per 10, 20 o 30 minuti e più una parte del libro, tutti accomunati dalla volontà di condivisione, di partecipazione, verificata e transgenerazionale.
Una maratona ininterrotta nonostante alcuni che avevano deciso e prenotato per partecipare alla lettura hanno dovuto rinunciare. Il motivo? spesso perché diventati positivi al Covid. Il flusso di lettura realizzato dalla Sala Bausch del Teatro Elfo Puccini di Milano e da IBM Studios Milano, seconda location del reading, nonostante questi piccoli incidenti di percorso è andato avanti in maniera continuativa e ora è disponibile sul canale YouTube di “Rock Down” qui.
Michele monina Rock Down – Altri cento di questi giorni, i numeri
Sono stati 307 i lettori che hanno partecipato al reading di cui 191 donne e 116 uomini.Il tutto per 72 ore e 15 minuti di reading senza neanche un minuto di pausa, Michele Monina e la figlia Lucia Monina hanno passato 70 ore in loco, Marina Bastianelli, moglie di Monina, per 50 ore è stata presente tra Teatro Elfo Puccini e IBM Studios Milano. Stefano Bonagura invece è rimasto per ben 38 ore in teatro.
Lucia Monina è anche la lettrice che ha letto più di tutti: 4 ore in totale. 9 milioni le battute del testo che è stato letto per un totale di 5500 pagine del libro.
La diretta è stata trasmessa contemporaneamente presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, aperta straordinariamente per tutte e settantadue le ore della performance. La registrazione video dell’intera performance, corredata dai ritratti fotografici dei partecipanti, diventerà un’installazione.
Una semplice constatazione: questa impresa unica ci ha rivelato che la lettura è un esercizio semi dimenticato per molti, tranne ovviamente per gli attori, gli artisti in genere, abituati ad interpretare, a dare un senso.
Adulti e superadulti leggono prendendosi il più delle volte il tempo per leggere, espressivamente, attribuendo il giusto peso alla punteggiatura, alle pause, all’intonazione.
I più giovani, che siamo stati molto felici di accogliere in largo numero, invece hanno purtroppo spesso quasi perso irrimediabilmente l’abitudine a leggere ad alta voce (come si faceva un tempo, a scuola): vanno via spediti, piatti, quasi senza punteggiatura, monotonali, a 200 all’ora. Riuscire a bilanciare tutto questo e mantenere fermo l’obbiettivo da raggiungere, le 72 ore di durata, è stato un esercizio al limite dell’impossibile!
Rock Down – Altri cento di questi giorni è stato possibile grazie: alla famiglia Monina e amici, ai membri dell’organizzazione di Slow Music (Ivano Amati, Michaela Berlini, Stefano Bonagura, Paolo Dal Bon, Lino Fiocco, Claudio Grimoldi, Claudio Trotta) e ai collaboratori del CPM Music Institute (Mattia Pittau, Riccardo Clerici, Sergio Marinelli) e di Mirò Music School che hanno tutti prestato la loro opera volontariamente e gratuitamente, al Teatro Elfo Puccini, alla Fondazione Scuole Civiche di Milano, al service guidato da Luca Pacifici che ha curato la diretta streaming, a F31Color Instant Photography (Roberto Prosdocimo, Federico Lanzani, Ester Elmaleh e i loro collaboratori) che ha scattato foto uniche ai lettori, a Mattia Toccaceli, Giampiero Bartolini e Noemi Bifronte per le riprese video, a Edizioni Underground (editore del libro), a Spazio Bistrōlinda, a Mailticket.
Al Patrocinio del Comune di Milano e al Patrocinio del Comune di Ancona, a IBM Italia che ha messo a disposizione IBM Studios Milano e ha invitato i propri dipendenti alla lettura di alcuni brani.