16 Maggio 2022
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16 Maggio 2022

Romina Falconi ci racconta la nascita del nuovo album, “Rottincuore”, e del suo magazine… Rottocalco

Un vero e proprio magazine con contribuiti di autori, giornalisti, psicologi, antropologi e con illustrazione e un manga. Ma non solo...

Romina Falconi Rottocalco
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Nelle scorse settimane Romina Falconi ha annunciato l’uscita del suo nuovo album, il terzo della sua discografia. Rottincuore, questo il titolo, vedrà luce nel 2023 ma l’attesa sarà piena di iniziative, dai singoli al Rottocalco.

La cantautrice ha definito questo nuovo progetto discografico come “Una galleria di Sbagliati. Una fiera di Peccatori. Questo è il viaggio più tosto e profondo che abbia fatto nella mia vita.” Il primo capitolo di questo viaggio sarà il singolo La suora, in uscita il 18 maggio e, da quel momento fino all’uscita del disco, saranno lanciati con continuità una serie di brani.

La grande novità è ogni brano sarà accompagnato da un numero del Rottocalco, una vera e propria rivista di oltre 130 pagine in cui verranno trattati gli argomenti relativi al singolo abbinato, nel primo caso per esempio il tradimento, la vendetta e il passare dalla ragione al torto, con il contributo di psicologi, antropologi e diversi ospiti come il cantautore e autore Roberto Casalino o il nostro stesso direttore, Massimiliano Longo.

Ma il Rottocalco, che potete ordinare qui (in versione singolo numero o nel bundle di tre numeri a prezzo speciale), è questo e molto altro comprese le illustrazioni di grandi illustratori come Don Alemanno o Evviart, tra gli altri, e da una Graphic Novel manga realizzata da Marco Abbiero che racconta il brano connesso al numero.

Il tutto nasce da un’esperienza importante di Romina, il Centro d’ascolto per cuori infranti. L’iniziativa, lanciata insieme all’album Biondologia, prevedeva la presenza della Falconi in diverse città di Italia per incontrare i suoi fan singolarmente… non per un firmacopie ma per ascoltare le loro storie e condividere le proprie cicatrici.

Per approfondire questo lavoro davvero innovativo nei contenuti abbiamo chiesto a Romina Falconi stessa di raccontarci la nascita (e lo svolgimento) del Rottocalco.

Romina falconi racconta rottocalco

“Che ne è stato di tutti quei sospiri?
Cosa ne è stato di quel dolore?”

Io scrivo canzoni perché non credo di saper vivere come si deve, e butto giù livore e Black humor. Mai mi sarei aspettata di avere di fronte gente pronta a raccontarmi la sua vita, cavalcando quel livore così grottesco.
Tre minuti di canzoni e una vita intera da condividere.

Ho incontrato molte persone al Centro d’ascolto.
Se mi guardo indietro, cambierei tantissime cose della mia vita.
Il Centro d’ascolto, invece, è una di quelle cose che mi hanno davvero fatto sentire viva e orgogliosa.
Una mia creaturina nata dalla necessità di dare un volto, un calore, a tutte le confidenze che mi arrivavano in DM, attraverso uno schermo.

Ho incontrato tanti di tutti. Questo è il miracolo dell’appartenere ad una nicchia: quelli che ti scelgono, hanno davvero deciso di sceglierti.
Perché non sei in radio, non sei ovunque, e quindi sono proprio venuti a cercarti. Incuriositi.
E poi hanno sposato le tue cause, al punto che, ad un mio concerto, potrei dire davvero la cosa più feroce ed essere compresa.

Ho fatto una gavetta assurda e, al primo Centro d’ascolto, per la prima volta, ho avuto nel mio cuore la risposta a tutti gli anni di perché della mia vita:
Sì, Romì, dovevi insistere, perché le confessioni che stanno per arrivare, saranno di una potenza disumana“.
Quelle confessioni arrivavano, mi strizzavano simbolicamente le palle (quelle di sopra) e se ne andavano.

Eccoli lì, tutti quelli che mi avevano scelto, a trascinare qualche amica in lacrime, a portarmi parenti, ex amanti.
Oppure soli, ma che valevano per una comitiva, tutti con le loro ferite, i loro mea culpa, le loro rinascite.

Ho scoperto, grazie ai Centri, che quelli che mi vogliono bene sono tutti diversi, ma in comune hanno due cose:
– conoscono molto bene le loro ombre. Non sono dormienti, manco per niente, e si mettono in gioco
– hanno messo in conto il dolore. E chi conosce il dolore sa riderne meglio degli altri. Con quella punta di cattiveria e con una spruzzata di Carpe Diem.

Romina Falconi Rottocalco

Finito il tour dei Centri d’ascolto, mi sono decisa: volevo scrivere un album di peccatori. Gente che fa peccato a sé stessa. Gente che, in questo momento, si sente sbagliata.
Nasce così Rottincuore, e nasce davanti ad una birra con il qui presente direttore, Massimiliano Longo, e con il mitico Franco Zanetti.
Volevo descrive il preludio della rinascita.
Bella l’Araba Fenice, bellissima. Ma le ceneri?
Che ne è stato delle nostre macerie, quelle che oggi ci fanno sentire un pelo più saggi?

Il Centro d’ascolto è stato per me un teatro di ferite esposte. Raccontiamole, ste ferite, o no?
Tutto oggi deve essere educativamente positivo. Bella l’intenzione, per carità.
Ma le lezioni si imparano dopo gli “schiaffi” simbolici.

Ogni canzone doveva avere un protagonista diverso, con la sua ombra in vista. E tutto si sarebbe compiuto.
Sono stata anch’io stessa, almeno una volta, quelle ombre: ho ancora le crepe dentro.
Ho cercato di spostare il riflettore sulla crepa e non su di me, o sul protagonista.
Mi sembrava giusto così.

Appena sentiti i primi provini mi dicevo: “Tre minuti di canzone bastano per mostrare uno spettro?
E allora ho deciso di mettere nero su bianco quello che pensavo sarebbe diventato un magazine.
E scrivevo, scrivevo…
E intanto studiavo. Ne è venuto fuori un librone.
Ecco il Rottocalco.
Una costola della canzone.
Argomenti?
Tradimento vendetta e passaggio dalla ragione al torto.
E no, non amo le cose facili. Schifo il buonismo, l’ottimismo a tutti i costi, le risposte fuori da noi.
Se non sai scoprire il mostro che hai dentro, come fai a combattere quelli fuori nel mondo?
Ennamo, su!

Il Rottocalco è un meta libro che si presenta come un coffe table book, pieno di segreti, confessioni di amici scrittori, interventi dell’antropologa Elena Nesti e della psicologa Monia D’Addio.
Ci saranno i disegni di illustratori che amo e poi il Manga di Marco Albiero, il quale ha ascoltato il brano primo peccatore protagonista, La Suora, e ha creato una creatura sublime.
Ogni canzone sarà accompagnata da un volume del Rottocalco.

Che ne è stato di tutte quelle lezioni, imparate controvoglia?
In questo libro ho svelato i due poli che mi rappresentano: la parte cervellotica/analitica e la parte viscerale/alla Tata Francesca.
Ho cercato di guardare al microscopio cose che di scientifico hanno ben poco e poi ho schiaffeggiato il buonsenso che accompagna certi accadimenti della vita.
Chissene del buonsenso, quando stai a pezzi!

Che ne è stato di quei segreti?
Mi hanno dato la forza di rialzarmi in questi anni duri e di dare un senso alla mia vita, piena di caos.
E mi auguro che tra le crepe del peccatore-protagonista, chi leggerà, saprà sentirsi meno solo. O meno stronzo.

Che ne è stato di quel dolore?
E’ diventato l’essenza di tutti i sorrisi che saprò strappare.
E non ne è stata sprecata nemmeno una goccia.

Alla salute!

Romina