La scorsa settimana Romina Falconi ha lanciato il suo nuovo singolo, Le 5 Fasi del dolore, un brano in cui la cantautrice affronta il dolore per l’abbandono in modo schietto e diretto. E ieri è arrivato anche il videoclip che accompagna questa nuova canzone.
Anzi, parlare di videoclip sarebbe riduttivo in quanto ci troviamo davanti ad un vero e proprio videocumentario in cui la cantautrice si racconta senza censure dando un senso cronologico al racconto che porta al videoclip della canzone che la vede prima nelle vesti di sposa abbandonata, quindi in quelle di “malata di mente”, una metafora del modo in cui, di fronte ad una grande sofferenza d’amore, ci sentiamo spesso per colpa nostra o degli altri.
Il video de Le 5 Fasi del dolore, diretto da Saverio Corriero, è il primo di una serie di video che racconteranno, attraverso le canzoni della cantautrice, la mappa degli stati d’animo di una persona ferita.
Romina Falconi è un vulcano di idee e così, dopo il Guerrilla marketing con le spose affrante in giro per l’Italia che ha calamitato l’attenzione di giornali e televisioni, da giovedì 11 ottobre fino a sabato 10 novembre aprirà un centro di ascolto per cuori infranti presso la Galleria Santa Radegonda di Piazza del Duomo a Milano. Una location in cui ascolterà fan (e chiunque voglia consultarla) per condividere storie personali e confessioni a cuore aperto riguardo al tema della canzone e ai drammi quotidiani.
Qui di seguito trovate il videoclip de Le 5 Fasi del dolore e, a seguire, una dichiarazione che Romina ci ha rilasciato in esclusiva per raccontarci come è nata l’idea del Videocumuntario. E in attesa di nuovi video ripetete con noi… Rassegnarsi è una schifezza!
Romina Falconi racconta il video de Le 5 Fasi del dolore
“Sono una di quelle persone che per pudore ha sempre cercato di nascondere molte parti di sé. Io riesco a non censurare me stessa solo nelle mie canzoni, il resto della vita lo passo chiedendo scusa pure se inciampo. Pure quando mi sgretolo chiedo scusa.
Ho assistito ad un momento traumatico qualche tempo fa e ho capito che la vita non ci da il tempo di tornare indietro, la vita dura giusto il tempo di un morso ad un dolce buonissimo. Non posso più permettermi di passare il tempo a sforzarmi di essere qualcosa che non sarà mai.
Ho incontrato questo ragazzo, regista documentarista, che si chiama Saverio Corriero (una di quelle persone che sa leggere negli occhi degli altri, intuisce sia il buio che i desideri), stavamo preparando il video ma non sapevamo ancora che linea seguire. Mi ha detto – Parlami delle cose che hai imparato quest’anno e no preoccuparti, non hai il microfono, riprendo solo il labiale. Non era vero. Stava cercando una chiave per farmi essere me stessa senza farmi vivere l’ansia da prestazione (la mia odiosa auto censura)…
Giorni dopo mi ha presentato un primo montaggio e io per la prima volta mi sono vista senza muri di difesa, mi sono riconosciuta come fossi ad una cena con i miei amici. Saverio è un dono inaspettato per me.
La Freak&Chic mi sostiene e mi accudire pure se non sono una cantautrice semplice.
Stiamo preparando altri videocumentari, altri capitoli, altre cronache di schiaffoni sia dati che ricevuti.
Ho un produttore geniale, Katoo, che sta realizzando un disco bellissimo.
Tutto nasce dalle idee. E le idee le possono avere tutti, pure quelli con un progetto indipendente, come me.”
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