Sarà disponibile dal 23 ottobre in radio e in digitale Segnali Universali, il primo singolo del trio formato da Rossana Casale Grazia Di Michele e Mariella Nava.
Le tre raffinate artiste si sono distinte in un tour denominato Cantautrici iniziato un anno fa e ripreso quest’estate che le ha viste protagoniste in numerose location. In scaletta i brani della loro lunga carriera, riarrangiati per l’occasione.
Le tre cantautrici avrebbero dovuto esibirsi all’Arena Milano Est domenica 30 agosto, ma a causa del maltempo e delle normative anti-covid il concerto fu rinviato.
Cantautrici è anche il nome di un più vasto progetto attraverso cui le tre artiste si impegnano a promuovere la musica d’autore femminile.
Segnali universali è il loro primo singolo inedito e sarà accompagnato da un videoclip firmato dalle graphic artist Valentina Calvani e Fabiana Iacolucci.
Un’animazione in cui si nota uno stile e un linguaggio contemporaneo, che non dimentica i simboli e la storia dell’arte. Immagini figurative si alternano a una dimensione onirica. L’alchimia surreale che questo connubio genera crea un universo visivo che ha l’intento di accompagnare la fruizione del brano e di sostenerne il messaggio.
ROSSANA CASALE GRAZIA DI MICHELE E MARIELLA NAVA – SEGNALI UNIVERSALI
Segnali Universali può essere considerato come un monito. Un invito a recuperare la capacità di ascolto, ma anche a ritrovare nelle vicissitudini dell’esperienza individuale e collettiva le ragioni della propria esistenza.
“Scrivere a sei mani significa incrociare i propri pensieri, i valori profondi acquisiti nel tempo, lo sguardo sul mondo, le emozioni vissute, l’instancabile dialogo con noi stessi ma soprattutto l’urgenza di portare agli altri tutto questo attraverso la scrittura in musica.
Segnali Universali è la fotografia precisa delle nostre riflessioni a tre sul tempo presente. L’allarme che ci arriva dai segnali della natura e dall’istinto primordiale. L’ascolto mancato dell’universo.”
Segnali Universali percorre una serie di luoghi fisici e metafisici, che conducono a una risposta inequivocabile: è l’amore il motore e il fine dell’esistenza.
Foto di Gianni Franzo