Ieri si è tenuto in Sardegna, per un totale di 45 minuti di show, il concerto gratuito di Salmo atto a fare qualcosa per la sua terra dopo i devastanti incendi delle settimane scorse. Prima del concerto il rapper ha anche letto una lettera alle istituzioni sottolineando, tra l’altro, l’importanza di vaccinarsi.
Del resto “il profeta del rap”, come viene chiamato l’artista, lo aveva promesso e, per evitare assembramenti, ha anche mantenuto segreta la location dello show (organizzato in completa autonomia) il Molo Brin di Olbia, fino all’ultimo, svelandola sui social solo qualche minuto prima dell’inizio dello show. Ma non è bastato…
Troppe persone erano pronte ad accorrere e cosi è stato. Così tante da dar vita ad un gigantesco assembramento documentato da centinaia di video e foto sui social, compresi quelli del collega Blanco. Una situazione che ha fatto spazientire non solo il popolo del web ma anche diversi colleghi come Fedez, Alessandra Amoroso e Gemitaiz.
Salmo le polemiche
FEDEZ
Sono diversi gli artisti che hanno sentito di dover dire la propria. Artisti fermi con i live, o quasi, nel rispetto delle norme anti-covid e preoccupati per le maestranze dell’ambiente musicale. In primis Fedez che ha postato una foto che riprende il gigantesco assembramento, centinaia di persone tutte accalcate e schiacciate una contro l’altra commentando:
“Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali. Questo non aiuta nessuno. Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti (quando va bene).
E non peniate di fare di tutta l’erba un fascio. Perché è inaccettabile che le stronzate di pochi ricadano su un intero settore che attendi di ripartire da due anni“.
LA RISPOSTA DI SALMO
La risposta da Salmo al collega e a tutti? Eccola, sempre a mezzo social…
“Ieri non c’è stata nessuna raccolta fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna.
Ad Agosto il centro di Olbia è sempre affollato esattamente come le spiagge. Gli assembramenti creati dalla finale degli Europei andavano bene, il mio concerto gratuito no.
Ora avete una persona con cui prendervela. Non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole.
Potevo andare a farmi la vacanze come Fedez invece sono sceso per strada e ho detto la mia. Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l’artista!“
A questo punto Fedez non ha resistito a rispondere nuovamente al collega andando più nello specifico:
“Ah sì? Caro Salmo ho cercato in due occasioni di coinvolgerti in progetti benefici. La prima a sostegno dei lavoratori della categoria dello spettacolo: SCENA UNITA ha aiutato migliaia di lavoratori tra cui, in Sardegna, Il Festival Abbabula a Sassari che, per il concerto di Ariete, ha lasciato fuori 1.2000 persone nel rispetto delle regole e per permettere alla Sardegna di ripartire in sicurezza.
E al progetto SCENA UNITA hanno aderito tutti gli artisti di Machete tranne te.“
Fedez continua perché, a quanto pare, Salmo gli avrebbe anche scritto per un consiglio nelle settimane scorse:
“Qualche settimana fa mi hai scritto per avere un parere su cosa fare per aiutare la Sardegna, ti ho risposto immediatamente mettendomi a disposizione e ho cercato di coinvolgerti in un progetto comune ma sto ancora aspettando risposta.
Dall’altra parte se hai già fatto beneficenza di tasca tua che senso ha fare un concerto e mettere a rischio persone, un intero settore e una regione in difficoltà? Cosa volevi dimostrare?
Io non so che accordi tu abbia preso con il Sindaco di Olbia e sinceramente non voglio saperlo, ma il fatto che tu sia riuscito a montare un palco alla luce del sole mi fa pensare che più che infrangere le regole tu sia andato a braccetto con le istituzioni malate che te lo hanno permesso.”
Ad appoggiare le parole di Fedez anche un post della pagina ragazzeterribili, che da 30 anni organizza concerti ed eventi, tra cui Il Festival Abbabula citato da Fedez:
“La salute prima di tutto. Ci è costato in termini economici e organizzativi, ma abbiamo scelto di fare i nostri concerti nel pieno rispetto delle restrizioni imposte dal Covid. Lo abbiamo fatto semplicemente ci sembrava giusto e il nostro pubblico ha accettato i sacrifici.
Ci dispiace constatare che evidentemente in Sardegna ci sono luoghi dove le regole non valgono, come fossero terra di nessuno. Ci dispiace perché in in questo modo non usciremo mai da questo incubo.
Noi continueremo a organizzare eventi in sicurezza, perché solo così potremo tornare a gustarci il piacere dei concerti live ‘come una volta’.“
ALESSANDRA AMOROSO
Anche la cantante, solitamente non predisposta a commentare l’operato dei colleghi, questa volta non è riuscita a tacere:
“Se la tua serata aveva l’intento di una raccolta fondi (giustamente per la tua regione) e per dare voce al nostro settore, ci tengo a dirti che qualcosa è andato davvero storto… Nel rispetto di tante persone credo sia opportuna una tua spiegazione. Grazie“
GEMITAIZ
“Io mi sono rotto il caxxo di vedere i concerti pieni con la gente in piedi mentre io e molti miei colleghi, aspettiamo da due anni di poter fare il nostro lavoro, aspettiamo da due anni di dare voce alla nostra passione. L’Italia è un Paese di furbetti e ipocriti, ecco perché vi consiglio spesso di andarvene se avete modo.
Non cominciate con le polemiche. Un artista non monta un palco, non monta un service audio, non ha proprietà del suolo pubblico ne le facoltà per fare certe cose. Sennò facevamo i block party ogni week en da dieci anni.
Qui il problema è di chi ha la facoltà di scegliere cosa è giusto e cosa è sbagliato.
E, anche se sarebbe bello, non sono gli artisti ad avere questa opportunità“
GIONNYSCANDAL
“Anche io sono un po’ egocentrico, ma non quando c’è di mezzo la salute degli altri“
VIRGINIO
“Mi piace Salmo e anche tanto. Dice cose vere e le dice nel suo stile unico. E questa è la questione musicale.
Non sono uno che mette becco e deve per forza dire la sua su tutto perché credo che per proferire parola si debba avere realmente la situazione chiara sotto ogni punto di vista possibile. Almeno questo mi hanno sempre insegnato i miei genitori.
Io credo che la situazione ad Olbia però sia proprio sfuggita di mano. Difficile pensare che nessuno lo avesse potuto prevedere. Ma il beneficio del dubbio è amico delle cose giuste.
Evitate però ora di far stupido dissing tra artisti spero che Salmo possa scusarsi per lui o per chi ha permesso quella ingestibile situazione. Non stiamo a dire ‘ e allora i festeggiamenti per gli Europei? perché sarebbe il solito scaricabarile e non sarebbe dignitoso.
Pensiamo alle responsabilità della questione di cui si parla. Migliaia e migliaia di artisti e di persone rispettano le regole con sacrifici anche economici. Rispettiamoci.“
BIANCA ATZEI
“Oggi sono molto delusa. Ho appena saputo che il concerto che avrei dovuto fare il 16 in Calabria è stato annullato per motivi legati al Covid. Però ieri ad Olbia è accaduto quello che vedete nella foto.
Se volevi fare qualcosa per aiutare la tua meravigliosa terra hai completamente sbagliato, molto belle le parole lette sul palco prima di iniziare facendo l’appello a vaccinarsi ma quelle parole sono in contrasto con quello che è avvenuto, migliaia di persona accalcate, senza mascherina, senza controllo.
In un momento in cui gli artisti rispettano le regole cercando, con fatica, di far ripartire un intero settore con live a capienza limitate, distanziamento sociale e Green Pass, trovo assurdo che sia stata la possibilità di fare una cosa del genere. Con estrema facilità. Tutto questo è SBAGLIATO.
Artisticamente tutta la mia stima ma umanamente zero. Comunque la mia meravigliosa terra ha subito danni incredibili, e spero con tutto il mio cuore che ora nessuno subisca le conseguenze di questo scempio“.
Anche il popolo del web ha detto la sua sulla modalità che rischia seriamente di destabilizzare la situazione sanitaria in Sardegna. Prendiamo un solo commento ad esempio tra tanti perché pensiamo riassuma tutto:
“Da 90 minuti di applausi a 90 minuti di fischi. Mi dispiace, potevi fare diversamente“.