Sangiovanni, a seguito delle critiche ricevute da un giornalista riguardo al suo concerto, sbotta: “Non denigrate la mia arte“.
Sabato 23 luglio Sangio si è esibito al Castelgrande di Bellinzona, in Svizzera. Un live in cui ha riscontrato più di un problema tecnico e così il giornalista de Il Corriere del Ticino ha duramente criticato lo show causando l’ira del giovane cantante.
Mettiamo subito in chiaro il nostro punto di vista. Pur non volendo criticare il lavoro di colleghi troviamo il titolo dell’articolo in questione, Gli inganni di Sangiovanni, un po’ esagerato e fuorviante. Ma ognuno giustamente sceglie l’approccio e la linea editoriale che meglio crede.
Va detto che anche il contenuto dell’articolo, sempre a nostro avviso, appare leggermente prevenuto. Citiamo testualmente: “Diciamo la verità: su disco e in tv il ragazzo piace. Ha un visino fresco, simpatico e propone canzoncine costruite miscelando con sapienza le ritmiche e gli arrangiamenti più in voga e accompagnate da testi traboccanti dell’ingenuità tipica degli adolescenti.”
Onestamente non troviamo che la musica di Sangiovanni possa essere etichettata come “canzoncine”. Anzi, nell’ultimo disco, Cadere volare ( che abbiamo recensito qui) troviamo ci siano brani giovani nell’approccio ma importanti nei contenuti. Uno su tutti Che gente siamo.
Detto questo son gusti. Anzi, forse bisognerebbe saper andare oltre i propri gusti. Ma cosa ha fatto arrabbiare Sangiovanni al punto da partire in quarta sui propri social?
Sangiovanni e le critiche
Secondo quanto scritto dal giornale Sangiovanni si è presentato sulla scena con un pesante ritardo accompagnato unicamente da un deejay che faceva suonare i dischi e sui quali, citiamo testualmente, “cantilenava sopra senza particolare tecnica vocale“.
E così nella notte il giovane artista lanciato da Amici di Maria De Filippi ha voluto dire la sua senza mezzi termini sui propri social:
“Il tuo articolo in rima con il mio nome non fa ridere a nessuno. Mi stava cadendo il palco a causa del vento forte, ho dovuto fermare il concerto per far mettere al service due cavi di acciaio e tenerlo su. Mi si è spento un microfono dal nulla, l’ho cambiato e non arrivava il segnale per cui cantavo senza sentire nulla, ne ho preso un terzo e ho continuato”.
Per altro non stavo bene fisicamente ma non voglio usare nulla come scusa. Ho finito il mio concerto e ho provato a dare il meglio di me lo stesso per far vivere una bella serata alle persone che avevano pagato il biglietto, ho portato avanti il mio lavoro al meglio. Al contrario tuo che hai scritto di tutto pur di infangare quello per cui vivo, commentando inoltre scelte artistiche che non c’entrano nulla con quello che è successo”.
In chiusura il cantante ha spiegato cosa delle critiche lo fa imbestialire:
“Scrivo tutto ciò per ringraziare le persone che mi hanno difeso e che si sono divertite. Odio il giornalismo non oggettivo quando si parla di articoli informativi. Non dite che il mio live è stato una merda e basta. Non denigrate la mia arte. Non dite che le mie sono solo canzoncine per adolescenti o per bambini. Ho fatto ballare e cantare piccoli che hanno una vita meno fortunata della nostra e ne vado fiero. Sì, con le canzoncine. Come le chiami tu. O Voi. La gente lo capisce, e lo riconosce, la gente sa da che parte stare”.
Nel chiudere ci sentiamo comunque di dare un consiglio a Sangiovanni. Quando ti capiterà di rapportarti con le critiche, quelle costruttive, anche brutali ma costruttive (e non è questo il caso), non usare frasi come la gente sa, il pubblico è dalla mia. La tua risposta deve basarsi su te stesso, la tua musica e il tuo messaggio.
Il pubblico purtroppo è strano a volte e, sopratutto, va conquistato ogni giorno. Tanti artisti, sopratutto tra quelli passati dai talent, hanno constata questo sulla propria pelle senza capacitarsene. La risposta alle critiche, secondo noi, deve sempre risiedere in te.