All Music Italia anche quest’anno, come l’anno precedente, a cinque mesi esatti dalla conclusione del Festival di Sanremo vi propone un’analisi sulle vendite dei dischi della kermesse musicale più importante d’Italia andando a constatare quanti dischi sono stati venduti approssimativamente, quante certificazioni gli artisti in gara hanno conquistato e individuando così i “Top” e i “Flop” di questo Sanremo 2015. Ribadendo un concetto più volte espresso dal nostro sito. Non sempre vendite e qualità vanno d’accordo (quasi mai direbbe qualcuno), quindi se un disco ha “floppato” non vuol dire che non sia un bel disco.
Innanzitutto una premessa, abbiamo scelto di chiamare l’articolo Sanremo Top, in omaggio ad un programma ideato negli anni 90 da Pippo Baudo durante la sua gestione del Festival. Ad un mese dalla sua conclusione infatti, il Pippone nazionale stilava in una prima serata tv la classifica dei dischi di più venduti della kermesse.
Nell’articolo che segue cercheremo di fare un confronto anche con l’edizione precedente del Festival, quella del 2014 presentata da Fabio Fazio per capire un po’ meglio se questo primo Sanremo di Carlo Conti è stato o no un successo discografico.
N.B. sono conteggiate solo le vendite post Sanremo, quindi per le ristampe (Grignani…Moreno… Chiara etc… Non sono calcolate le vendite precedenti).
ALBUM BIG
Su 20 partecipanti nella categoria dei Big/Campioni al Festival di Sanremo 2015, sono 17 gli artisti che hanno pubblicato un disco. Le eccezioni sono Raf (uscito da meno di un mese con il suo cd), Alex Britti e la coppia Biggio e Mandelli.
DISCHI TOP
Sicuramente questo Sanremo è stato un trionfo per i vincitori del Festival e, per una volta, i gusti del pubblico sono riusciti a coincidere con quelli della classifica Sanremese.
Il Volo infatti ha venduto al momento oltre 140.000 copie conquistando due dischi di platino e, al momento, è molto sono molto vicini al terzo. Non è tutto, infatti va detto che i tre vincitori del Festival sono riusciti a vendere anche un totale di oltre 10.000 copie di due loro dischi del passato, e 16.000 copie di una raccolta (Il Volo Platinium edition) uscita in concomitanza con la loro partecipazione a Sanremo.
Un buon risultato anche per i Dear Jack che con oltre 60.000 copie sono riusciti a conquistare un disco di platino, mentre Nek è molto vicino a questo traguardo con 46.000 copie vendute, ma per il momento si deve ancora accontentare di un disco d’oro.
Sono 41.000 circa le copie vendute da Lorenzo Fragola, un numero che ha consentito al giovane vincitore di X-Factor di veder certificato anche il suo album con un bel disco d’oro. Va considerato che tra l’altro sia Nek che Lorenzo sono usciti con i loro dischi un mese dopo la conclusione del Festival.
ZONA NEUTRA
La zona neutra per noi è quella fascia in cui un disco non può essere considerato un successo ma, visto l’andamento del mercato, non può essere ritenuto nemmeno un flop.
In questa zona si vanno a collocare Malika Ayane ormai vicina al disco d’oro con 26.000 copie vendute, Marco Masini (oltre 23.000 per la sua raccolta doppia, Cronologia), Annalisa (anche lei a circa 23.000 copie) e Nesli con 21.00 copie.
DISCHI FLOP
Per otto dischi dei big che abbiamo analizzato finora ce ne sono purtroppo nove che hanno floppato in maniera considerevole vista la grande esposizione che il festival concede.
Di poco sopra le 10.000 copie vendute troviamo Bianca Atzei, Chiara Galiazzo e Nina Zilli.
Risultati disastrosi invece per Anna Tatangelo, Irene Grandi, Moreno e Gianluca Grignani che hanno superato di pochissimo le 5.000 copie vendute.
Infine Grazia Di Michele e Lara Fabian non sono riusciti ad arrivare nemmeno alle 2.000 copie.
Per i più curiosi il disco di Raf in 20 giorni circa ha venduto poco più di 4.000.
Riassumendo quindi le vendite dei dischi dei big di Sanremo 2015 a cinque mesi dal Festival abbiamo:
3 dischi di platino e 3 dischi d’oro
Nel raffronto con lo scorso Sanremo sicuramente questo Festival è andato meglio dal punto di vista delle vendite pur non facendo miracoli (se non per i vincitori).
Infatti nello stesso periodo di tempo dei quattordici big del Sanremo di Fazio solo Francesco Renga era riuscito a portare a casa un disco d’oro. Certo non possiamo in ogni caso non far notare che il cast del Festival di Sanremo 2014 aveva meno big in gara e che le scelte di Fabio Fazio erano sicuramente meno nazional popolari con i gara artisti come Riccardo Sinigallia, i Perturbazione, Renzo Rubino e Giuliano Palma tra gli altri, ma qui stiamo parlando di vendite e questi sono i dati.
ALBUM GIOVANI
I giovani in gara anche quest’anno erano otto anche se ne considereremo solo sette in quanto Chanty ha pubblicato al momento solo un Ep digitale.
Ed è proprio sui giovani purtroppo che arriva la vera e propria catastrofe. Nonostante l’idea di Conti di farli esibire in prima serata nessuno di loro ha raggiunto nemmeno lontanamente una certificazione.
Il vincitore Giovanni Caccamo ha venduto circa 4.500 copie e Amara quasi 4.000. Tutti gli altri cantanti non sono arrivati nemmeno alle 2.000 copie.
Certo molti di loro stanno comunque seminando per quel che riguarda live e riconoscimenti… Caccamo ha aperto i concerti di Franco Battiato, Nigiotti quelli della Nannini e Amara alcune date di Fabrizio Moro conquistando anche diversi riconoscimenti tra cui il Premio Lunezia. Però per quel che riguarda le solo vendite questo Sanremo Giovani è stato inequivocabilmente un flop.
L’anno scorso la situazione non andò poi meglio, Vadim non pubblico nessun album mentre per i restanti partecipanti non arrivò nessuna certificazione.
Parliamo di Diodato, Zibba, The Niro, Filippo Graziani, Veronica De Simone e Bianca.
Ci fu eccezione però, almeno il vincitore della sezione Giovani, Rocco Hunt, riuscì a conquistare il primo posto in classifica Fimi e ad ottenere un disco d’oro.
SINGOLI BIG
La situazione vendite e certificazioni è andata discretamente per quel che riguarda i singoli in digitale.
Infatti su 20 brani pubblicati 5 sono riusciti ad arrivare al disco di platino, ovvero: Il Volo, Nek, Lorenzo Fragola, Annalisa e Chiara Galiazzo. Malika Ayane invece ha conquistato il disco d’oro digitale.
Per un totale di 5 dischi di platino e un disco d’oro.
Sanremo 2014 con le sue 14 canzoni arrivate in finale, a cinque mesi dalla conclusione aveva fatto guadagnare solo 1 platino (la vincitrice Arisa) e 1 oro ( Francesco Renga).
SINGOLI GIOVANI
Purtroppo anche per quel che riguarda i singoli dei giovani deserto totale. Nessuno degli 8 brani in gara ha conquistato il pubblico al punto da raggiungere una qualsiasi certificazione.
L’anno scorso, sempre il vincitore Rocco Hunt riuscì a portare a casa un disco d’oro anche per quel che riguarda i singoli.
In conclusione possiamo affermare con certezza che il Sanremo di Carlo Conti è riuscito ad ottenere dei risultati più che sufficienti per quel che riguarda i big (considerando anche lo stato generale del mercato musicale), ma per la prossima edizione ci sarà da lavorare moltissimo sui giovani cercando di dar loro una maggior esposizione televisiva. Arrivare al Festival di Sanremo da sconosciuti e colpire il pubblico da subito come accadeva negli anni ’90 per Laura Pausini o Giorgia oggi, nell’epoca dei talent, è una missione impossibile perché purtroppo il pubblico, soprattuto quello più giovane, si è abituato a conoscere i nuovo artisti con più tempo a disposizione riuscendo così ad affezionarsi a loro e alle canzoni.
Per cambiare la situazione ci vorrebbe un po’ di coraggio… per esempio almeno 4 prime serate tv di selezioni a loro dedicate prima del Festival, l’eliminazione dello scontro diretto che purtroppo manda a casa un’artista dopo solo un’apparizione e, magari, più spazio nella serata del venerdì da sempre dedicata alla finale dei giovani, magari permettendo loro di presentare oltre all’inedito in gara uno o due brani del loro album in modo che il pubblico possa comprendere meglio il loro universo musicale.
Poi sicuramente non sarebbe male se la Rai riuscisse a garantire loro una maggior esposizione televisiva anche dopo il Festival, ma queste sono solo idee e consigli da parte nostra; il compito arduo di capire come ribaltare questa situazione spetterà al direttore artistico Carlo Conti.