Stasera Alessio Bernabei, ex frontman dei Dear Jack si esibirà per la seconda volta sul palco dell’Ariston con il brano Noi siamo infinito per cercare di rientrare all’interno della zona verde e proseguire la gara verso la finale di sabato.
Quali differenze ci sono tra partecipare a Sanremo con una band e come solista? Pagheresti per superarli in classifica?
Sento addosso molta più responsabilità da solo è ovvio, ma mi sento circondato da un vero e proprio battaglione formato dalla mia famiglia, i miei fans e i miei collaboratori. Essere parte di un gruppo è più confortante, ed auguro sinceramente ai miei ex compagni tutto il successo che meritano. Non pagherei mai per superarli perché alla fine parla la musica e la classifica in base a ciò che dimostri.
Intanto in sala parte un mashup di One last Time di Ariana Grande e Noi siamo infinito dell’ex leader dei Dear Jack:
Alle critiche che lo accusano di plagio del pezzo di Ariana Grande, Alessio risponde che è stata nient’altro che una pura casualità nello scegliere le stesse note del pezzo della Grande:
Quando una canzone è talmente forte e vincente credo che una piccola somiglianza non sia cosi rilevante. Lo stesso Tiziano Ferro ha costruito una carriera su questo eppure tutti apprezziamo le sue canzoni senza troppi problemi…
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Ecco il comunicato ufficiale con le dichiarazioni del cantante in seguito alle polemiche scaturite dopo la conferenza:
Rispetto alla dichiarazione che ho fatto in conferenza stampa questo pomeriggio al Palafiori mi preme precisare quanto segue: sono al Festival di Sanremo che è l’esperienza più importante della mia vita e l’emozione a volte gioca brutti scherzi. Ciò non toglie che mi sono espresso male su Tiziano Ferro, che considero un grande artista e un grande autore. Gli chiedo scusa per aver usato parole inappropriate come ‘anche Tiziano Ferro ha fatto una carriera sui plagi’. Ciò che intendevo dire era che anche i grandi artisti spesso vengono accusati di plagio come sono stato accusato io… non mi metto neanche vicino a loro… mentre ci metterei la firma per avere soltanto la metà della carriera che hanno fatto artisti come Ferro
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Come mai la scelta di un brano non scritto da te?
In realtà ho collaborato nella musica e non nel testo perché eravamo stretti con i tempi per un discorso tecnico di edizioni. I miei autori Casalino e Faini, in ogni caso mi hanno regalato un brano davvero forte ed energico che sono contento ed orgoglioso di presentare.
Perché scelto di interpretare una canzone di Riccardo Cocciante insieme ai giovanissimi Benji e Fede?
“A mano a mano” è un brano bellissimo che ho sempre amato; abbiamo provato a ringiovanire l’arrangiamento per poterla adattare al 2016 ed al percorso che sto seminando per renderla più simile possibile a me. Ho conosciuto Benji e Fede due anni fa: loro mi hanno chiesto una foto, poi il destino ci ha fatto ritrovare nella stessa etichetta così ho pensato di condividere con loro il palco dell’Ariston offrendo un’opportunità importante a due giovani come me e con tanto talento da mostrare.
Nella prima serata del Festival hai indossato una maglia con un logo a sostegno di un’associazione anziché puntare su un look più d’impatto. Che messaggio volevi lanciare?
La camicia non ti fa bello, la bellezza è un’altra cosa. Ho pensato di indossare il logo di Match4Lara per dare il mio personale contributo alla causa.
Quando arriverà l’album?
Alla fine del Festival mi chiuderò in studio per finire l’album che sarà fuori il prossimo 8 aprile e si intitolerà proprio Noi siamo infinito. Sarà un album molto internazionale e contemporaneo che recupera le mie radici e i miei ascolti: dai Coldplay a Justin Bieber.