Inizia all’insegna della scaramanzia la conferenza stampa di Francesco Gabbani con il cantante che, dopo la previsione di vittoria lanciata da un collega… si tocca le parti basse!
Si parte subito da Amen, uno dei brani più moderni del Festival: “Rappresenta in pieno la formula con cui vorrei fare musica. Questo sound contemporaneo, pop elettronico, che ti fa ballare, ti fa smuovere. Se poi uno vuole andare al di là di questa apparenza festaiola può ritrovare un significato importante nel testo, una riflessione sul vivere nei nostri tempi, il paradosso del sistema in cui viviamo. Credere in noi stessi per risolvere le cose, cambiare atteggiamento, e non aspettare un miracolo. Mi basta anche che venga ascoltata, senza ascoltare il testo eh“.
Un Sanremo vissuto senza preoccupazioni: “Sembra scontato ma mi sento benissimo, sono felice di essere qui, alle spalle ho un percorso musicale che viene da quando ero piccolo, ne ho viste di tutti i colori. Ho fatto tante esperienze, essere qui al Festival è un sogno, credo lo sia per chiunque faccia pop. Mi pongo con spontaneità, me la sto godendo in maniera rilassata. Per ora niente ansia“.
Perché Sanremo sì e non i talent? “Non ho provato nessun talent, non sono un novellino nel settore, ho avuto una band, poi sono stato solista. Mi è stato proposto più volte di presentarmi ai talent ma non l’ho mai fatto, essendo un autore prima di tutto. La dimensione del talent non è quella giusta per potermi esporre. Qui è diverso, ti presenti con un brano scritto da te“.
Qualcuno trova che il pezzo strizzi l’occhio a Battiato: “Nella scrittura del testo non vi è un voluto riferimento a Battiato, non è un omaggio. Per me è stato fondamentale, come individuo, come uomo. Inevitabilmente in quello che faccio ci sono pezzetti del mio background. Franco è una mia fonte d’ispirazione, sebbene non abbia miti. Mi ispira tutto quello che mi emoziona, senza limiti di genere“.
E si conclude con uno sguardo al passato ma anche al presente e al futuro: “La musica è l’espressione di quello che sono in quel momento. Negli anni sono cambiato, come membro dei Trikobalto ero uno, oggi sono Francesco Gabbani, cresciuto e diverso. Il mio obiettivo? Mi auguro di far breccia nel cuore delle persone, di poterle emozionare. A breve uscirà il mio album Eternamente ora e spero di incontrare tanta gente negli instore. Poi il tour. Voglio esprimermi nella dimensione live, quella più emozionale”.