Mario Biondi in gara al Festival di Sanremo 2018 con il brano Rivederti è presente in Sala Stampa Lucio Dalla.
Sono felice di essere qui con voi!
e si comincia con le domande.
Hai collaborato con nomi importanti, nel 2013 presentasti un brano a Sanremo? Cosa ti ha portato a Sanremo e cosa ti aspetti?
La voglia, la pazzia, l’idea non la presentai per Sanremo, mi venne chiesto un brano, era l’unico pronto ma poi fu scartato.
Rivederti l’ho scritta con grande passione, le persone che sono vicino a me mi hanno spinto a venire qui. Sono in una condizione ottimale per un festival veramente bello.
Tu hai partecipato come ospite di Amalia Grè e poi Karima… questa canzone è nata in inglese nel 2015?
Tutto serve per costruire una melodia, non voleva essere in inglese, in italiano è nella sua forma perfetta, in portoghese non sarebbe male.
Prima volta a Saremo e nei palasport italiani, una rivoluzione?
Mi mette un po’ di stress, di paura, l’ascoltatore di Mario Biondi vuole ascoltare bene la voce, nuovi luoghi per avere un sound vicino a quanto abbiamo dato nei teatri.
Hai dichiarato che ti piacerebbe realizzare un disco con i maggiori interpreti della canzone italiana?
Vorrei avere i nostri grandi cantautori italiani: Vasco, Ligabue, Baglioni, De Gregori per citarne alcuni.
Se ti proponessero di fare una colonna sonora di un film accetteresti?
E’ un impegno serio bisognerebbe trovare uno spazio ideale… mi piacerebbe
Quando hai capito che il brano poteva essere perfetto per Sanremo?
Ho pensato molto spesso che fosse un azzardo presentare questo brano, a tratti mi sembra fuori dal tempo, quasi anacronistico, a me piaciono tantissimo le sfide, il sentimento non è mai anacronistico, il sentimento non sbaglia mai.
La giuria demoscopica non è stata clemente con te, che cosa non è arrivato, non è stato compreso?
Non riesci ad innamorarti di tutti, possono piacerti tante persone, la mia canzone è una canzone della quale ti devi innamorare.
Andresti all’Eurovision Song Contest?
Perchè no? Se si creano le condizioni esatte, è forte, mi fa un po’ di impressione forse più di Sanremo
Hai sfumature nella tua voce, Rivederti può essere la canzone che da più linfa all’unione tra jazz ed italiano?
Mi permetto di dissentire, Carlo Alberto Rossi ha scritto per grandi cantanti jazz degli anni 30 – 40 e 50 . Può essere un tributo italiano per il successo planetario.
Che emozione hai provato a salire sul palco dell’Ariston?
Lo stato di grazia mi ha permesso di essere presente, lucido e nella parte finale mi ha travolto e portato via con se
Hai firmato le parole del brano a cosa pensavi?
E’ un testo impegnativo che è venuto fuori dal cuore, un’esperianza mia personale, mi sento a nudo con questa canzone.
