Roby Facchinetti e Riccardo Fogli sono in gara al Festival di Sanremo con Il segreto del tempo.
Si comincia subito con le domande.
Il segreto del tempo sancisce il vostro sodalizio artistico. È finalizzata per Sanremo o avete dei progetti insieme?
Questo brano l’avevamo pensato per il CD insieme. Pochi giorni prima che uscisse, ci chiamò Claudio Baglioni e ci chiese di partecipare a Sanremo. Claudio è un amico e lo conosciamo da moltissimi anni, ci ha convinto quando ci ha detto che intendeva fare un festival che fosse una sagra della musica, una sfilata di canzoni italiane e poi che il suo Sanremo lo immaginava con la musica al centro di ogni cosa.
Abbiamo così deciso per il sì. Il CD era pronto con 12 canzoni, le abbiamo esaminate e abbiamo estratto Il segreto del tempo che aveva un testo interessante scritto da Pacifico. L’abbiamo fatto ascoltare a Claudio ed è stato d’accordo.
Il progetto non si ferma qui. Il 7 aprile parte il tour da Milano, poi andiamo a Roma.
Noi viviamo di musica e la cosa che ci diverte di più è fare musica dal vivo.
Fiorello ieri ha detto che i Pooh sono come le tasse. Per me è di buon auspicio…
I Pooh sono un’identità, non si può pensare che si dissolvano nell’aria. Siamo musicisti e autori. Sentirete parlare ancora di noi e dei Pooh.
Tra voi c’è un’alchimia particolare quando fate musica. Qual è il segreto per essere Amici per Sempre?
I segreti sono tanti. I Pooh sono stati insieme 50 anni. Spiegare perché siamo arrivati ad un traguardo così straordinario è difficile, parlare solo di amicizia è riduttivo. Il famoso spirito di gruppo, ha in sé tantissimi significati.
Adesso mi trovo a fare un progetto con Riccardo che è un amico da sempre.
La reunion ha fatto il miracolo di chiamare Riccardo sul palco e ci siamo ritrovati, ma quei valori di amicizia ci sono sempre stati. In questo percorso ci stiamo divertendo moltissimo. Non abbiamo nulla da dimostrare dopo tanti anni, vogliamo solo divertirci.
Ieri abbiamo dato il meglio di noi, dopodomani sera daremo ancora di più. Vogliamo fare questo.
Nel prossimo tour vi esibirete anche nei grandi successi dei Pooh?
Faremo un certo numero delle canzoni di questo album. Ognuno di noi vive al di là dei Pooh e ci sentiamo di cantare un pezzo di Facchinetti, uno di Fogli e uno dei Pooh. Non vediamo l’ora di mischiare questi tre mondi.
Tra voi e Red Canzian, chi ha detto prima all’altro che sarebbe stato al Festival?
Mi sembra primi noi… avevano affidato a Claudio al Festival e ci chiamò dopo poche ore. Red non lo so quando…
Non ce lo siamo detto… lui sta incidendo, noi stavamo provando…
Cosa vi ha unito per fare questo duetto?
La voglia di realizzare un progetto diverso. I Pooh hanno concluso la loro storia nel dicembre 2016. Io (nda Facchinetti) avevo pensato di fare un 4° album personale, ma l’avevo già fatto.
Fare qualcosa insieme ci stimolava molto, senza parlare del rispetto che ho nei confronti di Riccardo Fogli.
Il piacere di fare una cosa diversa.
Questo percorso è un po’ come ricominciare da capo, è come se fosse il nostro primo Sanremo.
La musica ha bisogno di cose stimolanti.
Noi stiamo bene insieme e ci vogliamo bene insieme. Cazzeggiamo molto e questo aiuta a vivere. Siamo molto amici. Poi quando suoniamo e cantiamo, ci emozioniamo.
Nel testo dite “perché è possibile allontanarsi senza lasciarsi mai”. È un riferimento ai Pooh?
La frase che hai colto, può essere interpretata in vari modi. Era riferita agli amori. “Ti agiti e ti commuovi quando si parla ancora di lei”. Le donne hanno cambiato la nostra vita, per fortuna.
In 68 anni di Sanremo, a quale canzone siete più legati?
Se Modugno non avesse fatto Volare, probabilmente Sanremo non sarebbe andato avanti. Per me Volare è Sanremo e Sanremo è Volare. Ha dato un’importanza a questa manifestazione che l’ha resa importante grazie a questo brano. Parliamo di un periodo in cui c’era poca comunicazione.
Qual è stata l’emozione di cantare senza chitarra e senza tastiera?
Il palco fa tanto se parliamo di emozioni. Se aggiungiamo che il brano dice cose importanti, c’è stata molta emozione nei primi 30′. Poi ci sono tante variabili e ti trovi completamente spiazzato.
Ieri sera mediamente gli ascolti andavano bene. Quando sei confortato dal fatto che tutto funziona, la musica fa dei miracoli e tutto va in discesa.
Vorrei fare un applauso all’orchestra.
La giuria demoscopica vi ha fatto finire nella parte più bassa: cosa potete migliorare?
Tutto si può migliorare. La classifica… ci dispiace, ma i consuntivi si fanno alla fine. Noi siamo convinti di avere un bel pezzo che ci piace e ci piace cantarlo, cercheremo di farlo al meglio e poi sabato si vedrà.
Abbiamo fatto il nostro lavoro bene e ci siamo divertiti ed emozionati. La strada è ancora lunga.
Quanto potete dare alle nuove generazioni?
Fino a quando la fantasia rimane intatta, la passione di fare questo mestiere… noi pensiamo di avere ancora tanto da dire. La musica è una cosa seria. Mi auguro di fare in futuro il brano più bello della mia vita.
Anche se i Pooh si sono sciolti, rappresentano un valore ed un esempio per l’Italia: 5 ragazzi che sono partiti senza essere geni, hanno studiato, si sono impegnati e sono arrivati.
Venerdì 9 uscirà il repack di Insieme. È prenotabile anche il 45 giri.
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