A seguito della scelta di Amadeus come presentatore e Direttore Artistico di Sanremo 2020, ottiene sempre più consensi la proposta del Mei di intitolare il Teatro Ariston a Domenico Modugno (Qui il nostro articolo).
Alla proposta del patron del Mei Giordano Sangiorgi hanno aderito numerosi artisti, anche sul palco di Meraviglioso Modugno, lo show che ha celebrato l’artista pugliese al quale hanno preso parte numerosi artisti tra cui Ermal Meta (Ne abbiamo parlato Qui), che ha ottenuto il Premio Modugno.
La proposta di intitolare il Teatro Ariston a Domenico Modugno ha recentemente registrato anche l’adesione di Renzo Arbore ed Enrico Deregibus, coordinatore del Premio dei Premi, contest che raduna ogni anno al Mei di Faenza i giovani vincitori dell’ultima edizione di ben dodici festival dedicati a cantautori italiani di grande rilievo.
DOMENICO MODUGNO
Oltre alla proposta di intitolare il Teatro Ariston a Domenico Modugno, nei giorni scorsi si è parlato spesso del cantautore. Il 6 agosto di 25 anni fa, infatti, il grande artista morì nella sua villa all’Isola di Lampedusa.
Numerosi articoli sono apparsi per celebrare la sua vita e la sua carriera. In tv anche Techetechetè ha dedicato all’artista una puntata che ha registrato un ottimo ascolto.
Ascoltando le opere dell’artista pugliese si può capire come la vita e l’arte di Domenico Modugno sono tuttora attuali e possono fornire numerosi spunti di riflessione.
Per questo motivo l’idea di intitolare il Teatro Ariston a Domenico Modugno sarebbe una scelta per mantenere accesi i riflettori sulla prima vera e propria popstar italiana.
Nel dicembre dello scorso anno è uscita una raccolta per celebrare i 60 anni dall’uscita di Nel Blu Dipinto di Blu (Qui il nostro articolo), il brano più significativo di tutta la sua carriera.
