Sanremo 2022 pagelle quarta serata
Noemi – ( You Make Me Feel Like ) A Natural Woman
Canzone particolarmente adatta alla voce della rossa romana che sa giocare di blues, sa sporcare con grande naturalezza. Si accompagna al piano ed è naturalissima fra questi colori musicali e l’esibizione è pienamente sua.
Otto
Giovanni Truppi con VINICIO CAPOSSELA& Mauro Pagani – La Mia Ora Di Libertà
Fanno colore loro già assieme sul palco. Sembra di stare in un localino da sottoscala dove il grandissimo Fabrizio De André si proponeva, componeva e fumava, fumava tanto. Il brano è adattissimo all’artisticità degli esecutori, tanto da poter essere perfettamente integrato nei loro repertori. Grande musica senza orpelli.
Sette
Yuman & Rita Marcotulli – My Way
Molto bello il piano che “jazzeggia” su questo classicone. La signora Marcotulli del resto non ha certo bisogno di chiedere permesso a nessuno. Yuman ha sprecato l’occasione però, perchè con il suo tipo di voce avrebbe dovuto andare più sul soul. In questo evergreen sembra solo un karaoke, fatto bene, ma pur sempre karaoke.
Cinque
Le Vibrazioni con Sophie And The Giants e Peppe Vessicchio – Live And Let Die
Non è un mistero che la voce di Francesco è sempre stata adattissima al pop/rock a cavallo fra i 60 e 70. Del resto Le Vibrazioni erano emersi così. La Sophie assomiglia un po’ a Gaga, solo che sta moltissimo in Italia e manco all’Ariston è più una sorpresa. Hanno scelto più una prova che li facesse suonare tanto e lo hanno fatto, pur bene però… emozione pochetta devo dire.
Sei+
Sangiovanni & Fiorella Mannoia – A Muso Duro
Quando entra Fiorella purtroppo si vede subito la differenza. Non parlo di paragone inutile s’intenda, ma solo di una canzone che non è propria del giovane artista, proprio come mood e credibilità di alcune frasi che necessitano di una voce che sia piena di pieghe in cui le parole trovano casa.
Cinque ( non certo a Fiorella )
Emma Marrone & Francesca Michielin – Baby One More Time
Scelta originale e lavorata con intelligenza per l’arrangiamento che attraversa momenti intimi e poi si scatena in quella che è la naturalezza del pezzo. E mi son piaciute parecchio!
Otto
Gianni Morandi & Jovanotti – Medley
Sentire Jovanotti armonizzare non è che capiti spesso; non è nella sua natura. Entrambi però sembrano a proprio agio nel repertorio dell’altro. Bello spettacolo con Morandi ( che ha l’età di mio padre ) davvero ragazzino.
Otto
Elisa & Elena d’Amario- What A Feeling
Potenza e delicatezza la voce di Elisa che riesce ad appropriarsi di un classico e dargli una dimensione live che di sicuro nessuno di noi ha mai ascoltato, essendo quelli anni 80, anni di playback. Bella.
Otto
Achille Lauro & Loredana Bertè – Sei Bellissima
Ma perché dell’immensa carriera di Lory sempre “Sei Bellissima” o “Non Sono Una Signora” ? Se Lauro avesse usato qualcosa di più scanzonato , che so, “Io” o “Ninna Nanna“, sarebbe apparso meno stonato. E non parlo di note, parlo proprio di scelta. Loredana fa Loredana e lo salva dal 4.
Cinque
Ditonellapiaga & Rettore – Nessuno Mi Può Giudicare
Più slegate qui rispetto al loro brano in gara. Cali di potenza per Dito, improvvise accelerate invece per la Dona. E la prova raccoglie anche meno applausi in sala rispetto a tutto il resto. Palliduccia.
Cinque=
la Rappresentante di Lista con Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra – Be My Baby
Scelta originalissima e rivisitata con rispetto ed innovazione al contempo. Ad un certo punto questo pezzo del 63 diventa una hit techno di ultima generazione. Molto bene, davvero molto.
Otto+
Massimo Ranieri & Nek – Anna Verrà
Certe canzoni sono talmente meravigliose che non hanno bisogno di tanta ridondanza. Rispetto ad una partenza eccezionale, attoriale di Massimo, poi si perdono nella rincorsa uno sull’altro. Non serviva. Però che canzone meravigliosa.
Sei=
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