Dopo avervi svelato quanto detto da Amadeus sui singoli cantanti del cast di Sanremo 2022 ai microfoni di Password, noto programma di Rtl 102.5, andiamo a scoprire le dichiarazione del direttore artistico su .
Alla domanda “Come ci si prepara al Festival di Sanremo?” il presentatore ha risposto:
Arrivano tra i giovani mediamente 800 canzoni più quelle di Area Sanremo quindi circa 50 (qui deve esserci un errore di battitura nel comunicato. I brani presentati a Sanremo giovani sono stati oltre 700 de quelli ad Area Sanremo oltre 400 di cui 21 sottoposti al giudizio di Amadeus .Ndr).
Ascolto le canzoni più volte, guardo i video e mi leggo la biografia.
Sui big invece c’è una metodologia ovviamente diversa, spiega…
Dei Big quest’anno ci sono state circa 330 candidature, di questi ne ho presi 22. Le canzoni le ascolto in qualsiasi momento perché devo assimilarle tanto, non deve ascoltarle nessuno, è una decisione che prendo da solo. È la cosa più importante e anche più difficile del Festival secondo me. Ci tengo a non sbagliare la composizione dei cantanti in gara, per me Sanremo parte da lì.
Le canzoni le ascolto ovunque: a casa e in macchina che è fondamentale per me. Lavoro a Roma, vivo a Milano e spesso faccio avanti e dietro in macchina. Nel momento in cui ascolto una canzone mentre guido mi accorgo se ho voglia di alzare il volume o se mi distraggo: se ascolto una canzone e penso ad altro e la canzone è finita, allora vuol dire che forse non mi ha catturato. Mi prendo la responsabilità da solo delle canzoni che porto a Sanremo.
Ho un amico autore, Massimo Martelli, con il quale condivido a volte dei pensieri, ma lui mi dice sempre che cambio idea. Io cambio spesso idea: faccio una lista, gliela mostro, dopo quattro giorni la lista è diversa. Lui mi dice che devo pensare da solo. Quando arriva la mia lista definitiva per me metà Sanremo è fatto. Quanto ci vuole per avere la lista? Un mese e mezzo circa.
Ho parlato con tutti i partecipanti, non hanno il pensiero della classifica. Ognuno viene per portare la propria musica e per farla conoscere al pubblico nella manifestazione più importante che abbiamo.
Amadeus Sanremo 2022 SPOILER E CURIOSITÀ
Ecco alcune delle domande più interessanti poste dai conduttori di Password ovvero Nicoletta Deponti, Cecilia Songini e Niccolò Giustini:
Tommaso Paradiso come co-conduttore?
A me piace quando si vocifera. Credo di essere stato già sul palco prima ancora di iniziare con almeno trenta signore dello spettacolo e non solo, anche tanti amici. È giusto che accada questo: Sanremo appartiene a tutti e tutti devono dire ciò che pensano. Io né confermo né smentisco.
Già fatto la prova dei vestiti?
Ho scelto i tessuti. I vestiti li faccio scegliere a mia moglie, perché sono anche daltonico un po’, infatti vesto sempre di nero e blu. Devo vedere i colori decisi: il giallo deciso lo vedo, i colori pastelli mi incasinano un po’. Indosserò due abiti a sera.
A parte Bugo e Morgan, è successo un litigio che non abbiamo saputo?
No, devo dire che a Sanremo se si discute bisogna farlo sul palco. Io mi arrabbio se lo fanno dietro le quinte. L’anno scorso c’era un grande clima. Quando c’è il Festival lo dico, non vado neanche in bagno. Se succedesse un problema tecnico qualunque, cosa farei? Non posso mai muovermi.
Quando è accaduta la discussione tra Bugo e Morgan ero lì dietro, ho capito che il testo non era quello ma pensavo si fosse dimenticato le parole. Quando Bugo andò via ho capito, Fiorello in quel momento stava dormendo dietro le quinte, eravamo quasi a fine serata. Si è svegliato di colpo, non sapeva cosa fosse successo e ha scelto di entrare sul palco per improvvisare.
Ci sono dei divieti assoluti al Festival di Sanremo?
Considero che i cantanti sono degli artisti e gli artisti non vanno limitati. Non censuro mai nessun brano, neanche censuro il modo in cui presentare una canzone. Reputo tutti molto intelligenti, loro sanno cosa fare: se c’è qualcosa che va in una direzione di provocazione è chiaramente un momento di spettacolo, non c’è volgarità né qualcosa fuori luogo. Anche questo è Sanremo, oggi.
Sanremo deve rispecchiare quella che è la caratteristica e la personalità dei cantanti in gara.
La giuria demoscopica di quest’anno…
Sarà una giuria demoscopica più ampia, saranno in mille. Ci sono più modalità di voto, saranno presenti anche le radio e anche loro voteranno. Perché la radio non può votare? Non è possibile che in un luogo in cui si fanno canzoni che poi andranno in radio, non ci siano le radio. La radio deve avere il diritto di dire la sua all’interno del Festival.
Ci sarà il pubblico a casa, fondamentale, ricordiamo che l’anno scorso il televoto ha dato la vittoria ai Måneskin e questo è importante. Non c’è un modo per vincere Sanremo. I Måneskin? Sono un gruppo che era già sul trampolino di lancio, io non ho meriti per il loro successo, ho solo scelto la loro canzone. Ora sono ricercatissimi.