Sanremo 2024: conferenza stampa Fiorella Mannoia.
Fiorella Mannoia arriva in conferenza stampa e iniziano subito le domande per lei.
Quando e perché hai deciso di portare il tema delle donne a Sanremo?
La canzone parte dalle sorelle Mirabal che furono trucidate il 25 novembre 1960 che erano chiamate le Mariposas. Da qui il titolo della canzone.
E’ diventata una canzone che rappresenta il mio orgoglio di essere donna, di rappresentare l’altra metà del cielo.
Per anni i cantanti sulla cresta dell’onda non andavano al Festival. Sette anni fa tu hai portato Che sia benedetta.
Non è stata una scelta semplice. Io avevo tante amiche e colleghi che mi chiamavano e mi dicevano “chi te lo fa fare!”. Io ho sempre pensato che l’artista debba rischiare perché è nell’essenza di essere artista.
Sapevo di richiare ma mi chiedevo perché noi più affermati non dovevamo metterci in gara. Sono contenta di essere stata in gara.
Ho sfiorato il podio e Gabbani che si è inginocchiato l’ho trovato un gesto molto carino. Non siamo mai stati rivali e domani canteremo insieme le due canzoni che si sono viste rivali quell’anno.
Che consiglio daresti ai giovani che vorrebbero fare i cantanti? A cosa hai rinunciato per la musica.
E’ sempre difficile dare i consigli agli altri. Se è una vera passione che diventa scopo della tua vita, bisogna perseguirla. Noi, rispetto ai giovani di oggi, siamo stati più fortunati. Abbiamo avuto la possibilitè e il tempo di crescere. Se c’era un discografico che credeva in te, ti dava una seconda ma anche una terza possibilità.
Ora si arriva velocemente davanti al grande pubblico, ma si rischia di sparire in poco tempo. E a questi ragazzi non viene data una seconda possibilità. Io ho partecipato al mio primo Sanremo a 27 anni e oggi a 27 anni non ti fanno entrare nemmeno in un talent.
Posso dare un consiglio: crescete! Posso dire leggete perché dovete crescere, altrimenti scrivete sempre le stesse cose. A 18 anni fa bene scrivere cose semplici, ma quando si va avanti con il tempo, bisogna scrivere cose con più costrutto e questo va di pari passo con la crescita personale.
Qual è il tuo passatempo preferito?
Non faccio vita mondana, non frequento salotti. Faccio una vita ritirata, sto con mio marito, i miei amici, ci ubriachiamo di serie TV. Nel tempo libro gioco a burrato, a razzle e leggo.
Cosa porterai nel cuore da questo Sanremo?
Questo è un Sanremo all’insegna del divertimento. Ho una canzone con un tema serio, ma con una veste gioiosa grazie anche alla musica dell’america latina che ha una veste gioiosa.
Mi voglio divertire.
Che uguaglianza di genere auspicheresti al festival?
Ho cambiato l’ultima parola di quello che le donne non dicono, perché quel SI potrebbe essere un FORSE, ma anche un NO.
Il sesso senza consento è stupro. Non c’è tanto da discutere, ma sembra che ogni volta si debba ricominciare da capo.