12 Novembre 2024
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12 Novembre 2024

Sanremo Giovani 2024: le preferenze della redazione di All Music Italia… Settembre una spanna su tutti

Dodici dei 24 artisti in gara hanno avuto almeno una preferenza

Sanremo giovani 2024
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Sanremo giovani 2024, le scelte delle redazione

ORIANA MEO

Nell’ultimo periodo sto apprezzando il modo di cantare più tradizionale, se così si può dire, per intenderci quelli che “si capisce quello che dicono”.

Quel modo urban di esprimersi con parole poco scandite oppure il cantare in corsivo mi hanno stancato. Non mi piace tirare a indovinare le parole, preferisco capirle. Sembrerà banale, ma non lo è perché se non capisco, posso al massimo immaginare, non certo giudicare.

Dopo l’ascolto dei 24 brani di Sanremo Giovani la mia scelta è ricaduta su (in ordine alfabetico):

  • OrioN – Diamanti nel fango (canzone che si fa ascoltare bene)
  • Sea John – Se fossi felice (struggente quanto basta)
  • Selmi – Forse per sempre (una certa originalità, pur rimanendo comprensibile)

FABIO GATTONE

  • Alex Wyse – Rockstar
    Il pezzo è nello stile del cantante, in linea con i precedenti brani. Ciò non è affatto un male; anzi, sottolinea e afferma l’identità di Alex. Ascoltare Rockstar fa provare un senso di nostalgia, molto piacevole.
  • Sea John – Se fossi felice
    Si tratta di una ballad intensa e introspettiva, incentrata sulla ricerca di se stessi e della felicità. Il cantante ha una voce interessante, che sfoggia a pieno nell’interpretare il brano usandola per creare – a tratti – una sensazione di sofferenza e struggimento.
  • Tancredi – Standing ovation
    Il cantante ci ha abituati a canzoni particolari. Anche in questo caso propone un brano originale e coraggioso, per le immagini provocatorie e l’ironia. Il pezzo ha un ritmo accattivante; e il ritornello, con la sua melodia, rimane in testa.

ALESSANDRO GENOVESE

Ascoltando i 24 finalisti di Sanremo Giovani mi hanno colpito sette giovani cantanti che per la loro interpretazione riescono a valorizzare dei brani con dei testi intensi e “complicati”.

Penso che i tre che andranno a Sanremo 2025 saranno:

Nicol – Come mare
Un brano che fin dal primo ascolto mi ha colpito per la semplicità espressiva per un forte significato:

E uomini che sono cresciuti e non sognano più niente
In questo mondo che non guarda in faccia più nessuno
E mi ritrovo cuore in gola e spalla al muro
Io chi sono?”
(…)
“Sono barche in questa vita
Che va e viene come mare
Non può piovere per sempre
Ma può piovere per settimane
Da bambini non lo insegnano
Che un silenzio così piccolo
Può inghiottire come mare

L’interpretazione di Nicol è molto sentita e determinata, capace di mettere in evidenza il testo da lei scritto.

Selmi – Forse per sempre

Un grido per il desiderio di amare e di essere amati! L’interpretazione di Selmi è semplicemente perfetta che non può passare inosservata.

Per te, per te
Andrei a coprire il sole con la luna
Guarderei l’orizzonte anche se fa paura
Fa paura, fa paura, fa paura
Per te
Ad occhi chiusi tornerei ancora
In autostrada in macchina a 200 all’ora
Fa paura, fa paura
Forse per sempre
O forse mai

Mew – Oh My God
Sound moderno che accompagna l’interpretazione originale di Mew che si distingue per il suo stile innovativo.

Meritano una menzione per me anche:
Dea Culpa – Nuda
Sidy – Tutte le volte
Sea John – Se fossi felice
Settembre – Vertebre


ANNA IDA CORTESE

Angelica Bove – “La nostra malinconia”: Angelica spinge su un beat up-tempo mentre racconta una storia d’amore un po’ disillusa. Ci sono molte immagini nel testo, tipo la metro e i navigli, che ti fa vivere proprio quella nostalgia urbana. Un po’ Annalisa che canta con i Baustelle. Bella, bellisima.

Settembre – “Vertebre”: Questo pezzo è proprio un pugno dritto al cuore. Settembre parla di quelle relazioni che ti fanno sentire tutto e niente, con una voce che ti trascina nelle sue emozioni. Super intenso.

Vale LP e Lil Jolie – “Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore”: Vale LP e Lil Jolie ci portano su un sound super fresco e diretto, parlando d’amore e desiderio in modo vero. È il pezzo che ascolteresti in loop per quel ritmo che ti conquista. Belle le loro voci insieme ed è interessante una coppia al femminile, non si vedeva da tempo.


ALBERTO MURARO

Ho ascoltato tutti i pezzi di Sanremo Giovani 2024 in sottofondo mentre mi occupavo di altri progetti e ho deciso di selezionare i tre pezzi che più di tutti mi hanno fatto pensare “facciamo una pausa, e andiamo a scoprire chi è l’artista che lo canta e come si intitola questo brano così particolare”.

Angelica Bove – La nostra malinconia: mi piace questo sapore un po’ retrò (e il video in bianco e nero contribuisce a creare maggior fascinazione nei confronti del pezzo) e mi ha intrigato questo mood à la Levante degli esordi. Artista interessante che mi sembra anche grintosa al punto giusto. Ce la vedo benissimo sul palco dell’Ariston.

Angie – Scorpione: io sono un fan dell’R&B, cresciuto con i vecchi pezzi che un tempo ancora andavano in onda su MTV. Ho apprezzato tantissimo questo sound che mi ricorda un po’ la mia adolescenza, è qualcosa che in Italia non si sente più da anni. E poi è molto orecchiabile.

Bosnia – Vengo dal Sud: canzone particolarissima, forse la più strana (ma in senso positivo) di tutte le altre. Il sound elettronico che ha scelto è davvero molto originale e rischioso, il testo inoltre non è male. Mi piacerebbe avesse una possibilità di farsi conoscere.


ADRIAN CAPORELLA

TANCREDI
Al primo ascolto, mi è rimasto subito in testa ed è una delle pochissime (se non l’unica) che dopo numerosi ascolti non mi ha annoiato. Brano fresco, non tipicamente sanremese ma giusto e che spicca tra gli altri. Una sola parola: coraggioso. In più, con questo brano, credo che Tancredi si sia finalmente messo a fuoco.

SETTEMBRE
Questo ragazzo ha talento e lo sottolineo dalla sua prima audizione ad X Factor. Il mio mix di italiano e napoletano, seppur presente in tutti i suoi brani, non appare mai forzato ed è dosato con intelligenza, anche e soprattutto in “Vertebre“. È un brano emotivamente intenso, molto sentito da parte del giovane cantautore che spero riesca a fare questo salto in avanti nella sua carriera che tanto merita.

BOSNIA
Il vero e proprio banger dell’edizione. “Vengo dal Sud” è un reale manifesto della vita di una grande parte di persone provenienti dal meridione. Diretto, senza filtri e vestito con un sound elettropop che gli dà quel giusto di spensieratezza e malinconia che contrasta la dura verità delle sue parole. Meriterebbe di farsi conoscere e di portare la sha cifra stilistica su quel palco.


LORENZA FERRARO

Alex Wyse esce dalla comfort zone e torna con un brano che, di ascolto in ascolto, convince sempre di più, soprattutto grazie a un crescendo sia emotivo che musicale e a un’interpretazione davvero impeccabile.

Mew apre le porte del dark-pop in Italia e con “Oh My God” fa centro. Costruito sapientemente, il brano racchiude tutti gli universi musicali della giovane artista e ne mette in luce le diverse sfumature vocali, che la rendono una delle proposte più interessanti degli ultimi anni. Ipnotizzante.

Interpretazione magistrale per un brano tanto diretto quanto emotivamente complesso. Settembre canta dell’essere esposti, vulnerabili, ma quanto dolore c’è dietro… Andrea lo racconta senza girarci troppo intorno, con immagini talvolta forti, ma molto efficaci. Delicatezza e Profondità.


MASSIMILIANO LONGO

Il primo brano che scelgo, quello che sono riuscito a canticchiare da subito, è quello di SELMI. Il cantautore si presenta con un ballad struggente con un ritornello fatto per vincere. Certo il ritornello mi richiama grandi classici della musica italiana, e questo aiuta (mi viene da cantarci su il “Senza teeeeee, morirei… senza te, brucerei…. di Claudio Baglioni, per esempio) ma in ogni caso il brano è costruito e scritto molto bene e Selmi è anche un ottimo interprete.

Lo tengo d’occhio da un po’ e confermo che Settembre è sicuramente tra gli emergenti più interessanti dell’attuale scena italiana. Il suo esser moderno e diretto, nella scrittura quanto nell’estetica, pur non scimmiottando rapper e trapper, lo rende un artista in bilico tra pop e urban con una chiara personalità. La scrittura poi è sempre centrata con delle frasi che colpiscono e in “Vertebre” ce ne sono diverse. Per assurdo quello che forse ad oggi mi convince meno di lui è la produzione artistica dei brani che non risulta potente quanto l’artista.

Chiudo con una donna, ma per meriti, non per questione di quote rosa. Sono stato combattuto tra Angelica Bove e Mew ma alla fine a colpirmi maggiormente è stata quest’ultima.

Angelica la sento leggermente snaturata. Il tentativo di modernizzarla è servito a portarla per me un mondo troppo vicino a quello di Clara che già, almeno a mio avviso, è la copia distorta di altri mondi musicali femminili italiani.

Mew ha la produzione più centrata, moderna e con un tocco di Billie Eilish. Il pezzo martella in testa e rimane. Può fare ancora di meglio ma intanto la ragazza ha una personalità, anche visiva, e un suo mondo interiore fatto di chiaroscuri, bellissimi e al tempo stesso spaventosi, che sono una risorsa importantissima per un’artista.

In conclusione per la redazione di All Music Italia il brano ad aver ricevuto più preferenze è “Vertebre” di Settembre (4).

Tre preferenze a testa per Selmi e Mew mentre sono a due Bosnia, Alex Wyse, Angelica Bove, Tancredi, Sea John.

Una preferenza per Angie, Orion, Nicol e la coppia Vale Lp & Lil Jolie.

 

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