Dopo il nostro articolo di ieri sulla presa di posizione di Lucio Presta, manager di Amadeus, che ricorda che i metodi di selezioni per la manifestazione sono solo due, il regolamento ufficiale e Area Sanremo, tweet in cui Presta ha usato ad esempio un post che citava il Maestro Ciro Barbato, ci arriva da Maria Puca, ufficio stampa di quest’ultimo, una replica che pubblichiamo integralmente qui a seguire:
Sanremo giovani: la replica del Maestro Ciro Barbato a Lucio Presta
Leggo con sconcerto che pubblicate un tweet all’interno di un vs. articolo che pone giustamente l’attenzione su millantatori e organizzatori a pagamento di eventi, tesi a false selezioni non ufficiali per Sanremo Giovani, che come evidentemente recita il regolamento, organo unico preposto alla scelta per tale fine è la Commissione artistica della Rai con il direttore artistico.
Il sottoscritto, M° Ciro Barbato direttore artistico della Pleiadi etichetta discografica, che accorpa e unisce altre etichette indipendenti italiane, le quali operano da molti anni nella musica, ha organizzato come ogni anno, selezioni gratuite in tutta Italia al fine di selezionare e ascoltare GRATUITAMENTE giovani emergenti per la presentazione con le proprie etichette discografiche alla COMMISSIONE ARTISTICA della RAI, e non SOSTITUENDOSI ad essa !
Ciò è previsto dal regolamento stesso! Non capiamo come il Patron Lucio Presta e il Direttore artistico Amadeus, possano in qualche modo indurre a pensare alla malafede se nei loro stessi termini legali del regolamento, si realizza esattamente quanto richiesto dalla loro Direzione artistica e organizzazione.
Le nostre audizioni e ascolti GRATUITI hanno certo una dicitura SANREMO GIOVANI LABEL ( per indicare il tema degli ascolti e audizioni, con la specifica LABEL che significa etichetta ) e per ciò che mi riguarda, sempre con l’ulteriore specifica PRESENTAZIONE CON ETICHETTE DISCOGRAFICHE alla Commissione artistica RAI, giammai abbiamo né dichiarato né scritto di essere i factotum delle decisioni né tantomeno coloro che decidono, ma precisiamo anche nella comunicazione che siamo delle etichette che ascoltano e ritengono IDONEO o non idoneo secondo propri parametri discografici ed artistici, dei giovani da presentare appunto alla Commissione RAI secondo regolamento e sottoporli al loro insindacabile giudizio.
Il sottoscritto effettua dopo l’ascolto, personalmente una videocall, precisando e specificando ogni particolare chiarificatore in merito, dando ai giovani le informazioni sui percorsi da seguire sia burocraticamente che artisticamente, ciò senza mai chiedere alcun compenso per quanto specificato.
Nel vs. articolo, il Sig. Presta o forse voi direttamente (LO SCREEN È PARTE INTEGRANTE DEL TWEET DI LUCIO PRESTA .Nota del direttore), pubblicate uno screen di una persona, la quale scrive che è entusiasta di collaborare con il sottoscritto per tale fine artistico, non che è stato scelto da me e che farà SANREMO GIOVANI! Mi permetto di aggiungere altresì, che non sono responsabile di ciò che le persone scrivono, né tantomeno ho tempo di verificarne i post, ma sta di fatto che nel caso specifico, la persona di cui avete pubblicato lo screen, ha legittimamente dichiarato il suo entusiasmo a realizzare con me un brano per la presentazione alla Commissione artistica della RAI, così come recita il regolamento, non che io gli abbia detto o dichiarato (e come avrei potuto) che farà SANREMO GIOVANI, come erroneamente il vostro articolo può indurre a credere.
La replica del Maestro Ciro Barbato poi va a toccare gli stessi punti che abbiamo toccato noi, senza coinvolgere lui nel nostro articolo ma distaccando bene le due parti. Ovvero chi fa selezioni a pagamento per presentare i ragazzi a Sanremo Giovani, chi li produce a pagamento per presentarli cercando i ragazzi (cosa ben diversa, a nostro avviso da un ragazzo che cerca un produttore, lo sceglie e contatta e, giustamente, paga per i suoi servizi).
Il Maestro cita inoltre Area Sanremo, manifestazione ufficiale che richiedeva una quota di iscrizione. Su questo punto è giusto specificare che:
a) il nostro sito non ha mai approvato il fatto che fosse richiesta una quota di iscrizione e lo abbiamo scritto in più occasione
b) in anni passati la quota di iscrizione andava a coprire una serie di “servizi supplementari” come i corsi con addetti ai lavori e artisti e masterclass
c) dopo una serie di nostri articoli la quota di iscrizione è stata completamente abolita nelle edizioni 2020 e 2021 dall’allora Presidente dell’Orchestra Sinfonica, Livio Emanueli) e nel 2022 ha previsto il costo delle spese di segreteria
Questo il continuo della lettera fattaci pervenire dal Maestro:
Vi chiedo: Ogni anno tanti producer, dai più blasonati ai meno “professionali”, realizzano decine di brani per la presentazione alla Commissione RAI del Festival di Sanremo ( voi stessi ne avete contezza – oltre 700 se non sbaglio l’anno scorso ) – e quindi tutti questi brani realizzati sono “FAKE”? I Producer dei millantatori?
Ha diritto un’etichetta di organizzare degli ascolti, dei Producer di decidere se realizzare o non realizzare un brano ad un emergente?
Come si fa tutto questo se non si ascoltano i giovani, se non si fanno ascolti, audizioni?
Cosa diversa è chiedere soldi per questo, come l’organizzazione di “Eventi in villaggi”, in Alberghi per più giorni al fine di ottenere un ricavo sui costi sostenuti, insomma una vera e propria marchetta, denunciamolo pure, facciamolo tutti, ma da qui a rendere quasi “fuorilegge” ciò che prevede il regolamento mi sembra una assurdità.
Del resto per anni, se proprio vogliamo essere precisi, AREA SANREMO ha chiesto costi per l’iscrizione al Concorso, e i giovani devono comunque sostenere per stanziare nella città dei fiori, i costi dei pernotti e quant’altro, oltre alla realizzazione cmq di un brano inedito e di un videoclip.
Abbiamo con la Pleiadi communication e altre etichette discografiche, aiutato tantissimi giovani negli anni passati a presentarsi alla Commissione RAI, possiamo portare decine e decine di testimonianze di ragazzi che hanno realizzato e prodotto da soli i propri brani e che noi abbiamo semplicemente “girato” alla Commissione artistica, così come da regolamento, al quale ci atteniamo scrupolosamente. Se ritenete Voi, se ritiene Lucio Presta, se ritiene Amadeus, che vi sia un illecito, ci denuncino e risponderemo nelle sedi appropriate, in caso contrario, Vi esortiamo a pubblicare la nostra risposta, ringraziandovi per i vostri articoli sempre attenti alla bontà e regolarità della gestione del Festival e di altre attività musicali e artistiche in Italia, dandoci spazio per non indurre alcuno a considerazioni errate, e che si prosegua con passione e professionalità nei percorsi intrapresi.
In caso contrario adiremo tutte le vie legali in nostro possesso, a protezione e riguardo della nostra immagine artistica e professionale, che crediamo sia scevra da ogni dubbio in merito.
Auguriamo a Lucio Presta e ad Amadeus un buon lavoro, che parte da noi, da chi produce e realizza, da chi lavora fianco a fianco con i giovani con professionalità e correttezza, nel rispetto dei ruoli e delle regole, come abbiamo sempre fatto. –
Distinti saluti M° Ciro Barbato.
A seguito della mail ci è stato fatto pervenire dall’ufficio stampa del Maestro lo screenshot della sua risposta al Tweet di Presta, risposta che pubblichiamo qui sotto come già fatto per i Tweet del Manager di Amadeus.