13 Novembre 2020
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13 Novembre 2020

Scena Unita Conferenza stampa: le parole di alcuni degli artisti coinvolti

Presentato in conferenza stampa il Fondo Scena Unita per lavoratori della Musica e dello Spettacolo. Parola a Fedez, Gianna Nannini, Gianni Morandi, Achille Lauro e...

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E’ stato presentato in una conferenza stampa moderata da Cristina Parodi il progetto Scena Unita per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo (ne abbiamo parlato Qui). Già nella puntata di X-Factor di giovedì 12 novembre Fedez, artista che si è prodigato fin dall’inizio dell’emergenza chiedendo a gran voce misure per i lavoratori dello spettacolo, aveva anticipato le finalità e i nomi di alcuni artisti coinvolti.

È un periodo difficile, ma bisogna essere consapevoli del fatto che bisogna fare qualcosa. L’idea di base del Fondo Scena Unita è quello di creare welfare di prossimità per i lavoratori più fragili, ma anche progetti per far ripartire il settore.

Scena Unita nasce dagli artisti per gli artisti, con il supporto di sponsor e partner privati. Tra questi Amazon Prime Video e Intesa San Paolo. L’iniziativa patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali.

“Le maestranze sono musica, ma non solo. Solo intrattenimento nella sua totalità.”

SCENA UNITA PER I LAVORATORI DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO conferenza stampa

FEDEZ

“È un’iniziativa di gruppo che a oggi comprende più di 70 artisti. Scena Unita è un moto spontaneo di senso civico. L’idea era quella di creare un’iniziativa per distendere un clima che è sempre più divisivo, ma anche per cercare di recuperare più fondi possibili per aiutare i lavoratori.

La pandemia ha aggravato una situazione già difficile. Quello dei lavoratori della musica e dello spettacolo è un settore non mappato. Il nostro obiettivo è quello di cercare di aiutare anche in questa situazione.

L’idea è molto semplice. Non avrebbe avuto senso chiedere un aiuto ulteriore a tutte le persone che hanno fatto vedere come gli italiani sono sensibili alla solidarietà. Per noi aveva senso che gli artisti si spendessero in prima persone. Tutti gli artisti che aderiscono hanno donato quello che hanno potuto.

In sole due settimane abbiamo raggiunto 2 milioni di euro. Abbiamo chiesto alle aziende che collaborano con gli artisti di darsi da fare. Per esempio Prime Video ha donato 1 milione di euro, mentre Intesa San Paolo 250’000 euro e inoltre darà vita a un evento in streaming per far capire che la musica e l’intrattenimento possono vivere durante questa emergenza.

Ora non possiamo tornare alla situazione di prima, ma si può lavorare.

In questo settore vi garantisco che abbiamo grandi eccellenze. È importante far passare il messaggio che questo è un atto dovuto, non è elemosina.

Se ci fossi stato solo io l’iniziativa non avrebbe avuto la stessa valenza. È importante che passi questo messaggio. Non vogliamo complimenti, ma estendiamo l’invito e l’appello a più aziende e più artisti possibili.”

GIANNA NANNINI

“Sono qua come testimonial della trasparenza mi sento garante di questo progetto. È importante sottolineare che noi ci mettiamo del nostro, ma bisogna capire che molti sono senza lavoro e magari a causa di questa situazione cambieranno lavoro.

La musica deve cambiare. È importante non perdere i lavoratori dello spettacolo.”

GIANNI MORANDI

“Sono contento che si passi ai fatti. In questi mesi abbiamo parlato spesso dei lavoratori dello spettacolo, ma ora facciamo anche noi un gesto concreto. È importantissimo.

Era ora che tutta la nostra partecipazione fosse anche pratica. Sappiamo le difficoltà dei lavoratori dello spettacolo. È giusto che ognuno di noi faccia una donazione. Da questo momento crescerà e migliorerà tutto. Le parole non bastavano. Non possiamo non farcela anche perchè il mondo non può vivere senza la musica.”

CALCUTTA

“Sono felice di aver partecipato e spero che tutto questo sia di ispirazione anche per altri settore. È bello sostenersi e venirsi incontro. È naturale. In questo periodo può essere salvifico.”

ACHILLE LAURO

“Conosco l’entusiasmo e il grande lavoro di Fedez. È incredibile come in due settimane si è arrivati a una cifra tale. È un’operazione unica, un sostegno concreto. Un impegno e una dimostrazione che non vogliamo lasciare nessuno indietro.

Le maestranze hanno contributo alla crescita di noi artisti e noi non potremmo fare quello che facciamo senza queste persone.

Siamo un paese che ha affondato le sue radici nella cultura e dobbiamo tutelare i giovani emergenti. È un nostro dovere. Credo molto nella progettualità e nella volontà di ricostruire da capo un settore partendo dalle esigenze degli artisti.”

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