SCF ha approvato nel mese di aprile il bilancio relativo all’anno 2022 che si è chiuso a 40,8 milioni di diritti distribuiti a soci, mandanti e collecting degli artisti.
Un risultato ottimo a cui fa il paio l’aumento del 24% nella raccolta dei diritti connessi per un valore totale di 31,4 milioni superando così i volumi pre-Covid.
SCF si colloca come la nona società di gestione a livello globale, in un mercato dei diritti connessi che secondo gli ultimi dati IFPI ha generato 2,5 miliardi di dollari nel 2022 a livello mondiale, con un tasso di crescita del segmento pari a +8,6%.
L’esercizio 2022 ha rappresentato, da un punto di vista di raccolta dei diritti da parte degli utilizzatori, l’anno della ripartenza dopo il difficile periodo pandemico che aveva affossato gli incassi degli anni 2020 e 2021.
Nonostante il calo del 14% relativo al segmento del broadcasting dovuto allo stallo delle negoziazioni in corso con un importante emittente TV nazionale, il settore del public performance registra un significativo incremento del 67% rispetto alla raccolta del 2021.
Nel 2022 SCF ha proceduto alla ripartizione definitiva del 2020 e sono stati rivendicati da parte degli aventi diritto i passaggi relativi agli utilizzi del 2021.
Su questa competenza sono stati messi a disposizione 1433 rendiconti e il trend è in continua crescita (2020: 1299).
IL COMMENTO DEL DIRETTORE GENERALE DI SCF MARIANO FIORITO
Commentando i dati il Direttore Generale Mariano Fiorito ha affermato:
“Sono molto soddisfatto dei risultati conseguiti dall’azienda per l’anno 2022, che hanno dimostrato la resilienza e la capacità di adattamento della nostra organizzazione in un contesto sfidante.
Questo risultato evidenzia la nostra capacità di cogliere le opportunità di crescita in un mercato in continua evoluzione.
Abbiamo continuato a prestare grande attenzione alla ripartizione analitica in linea con il trend in continua crescita degli anni precedenti, e alla riduzione delle tempistiche di lavorazione, migliorando così l’efficienza operativa dei nostri processi.
La crescita continua dei nostri mandanti locali e internazionali è un segnale incoraggiante della fiducia che i nostri aventi diritto ripongono nei servizi e nelle competenze della nostra società e ci permette di guardare al futuro con ottimismo”.
Ottime notizie, dunque, che aumentano la fiducia nei confronti del futuro della musica italiana e dei propri operatori di settore.